L’anno appena trascorso ha visto una crescita continua delle DOP, IGP e STG nel mondo. Nell’ultimo mese del 2020 si contano complessivamente 3.093 prodotti DOP IGP STG nei Paesi UE, di cui 1.477 agroalimentari e 1.616 vitivinicoli. A queste si aggiungono le 30 produzioni DOP IGP registrate in Paesi extra comunitari. In Europa i prodotti agroalimentari sono ripartiti in 649 DOP, 764 IGP e 64 STG, mentre i vini si dividono in 1.177 DOP e 439 IGP. Nel corso del 2020 sono stati registrati complessivamente 46 nuovi prodotti in 12 Paesi europei – Italia (+14), Spagna e Ungheria (+6), Francia (+5), Grecia e Croazia (+4), Polonia (+2), Portogallo, Germania, Paesi Bassi, Romania e Cipro (+1) – oltre alla registrazione di un prodotto DOP in Turchia (+1).
L’Italia con i suoi 838 prodotti è il Paese con il maggior numero di filiere DOP IGP STG al mondo, un primato che la vede superare Francia (692), Spagna (342), Grecia (260) e Portogallo (180). Nel corso del 2020, l’Italia ha registrato 13 nuove DOP IGP in 8 regioni oltre a 1 prodotto STG. Per l’agroalimentare l’Italia vanta 312 prodotti e le 12 nuove registrazioni del 2020 sono Amatriciana Tradizionale STG (Italia), Cappero delle Isole Eolie DOP (Sicilia), Mele del Trentino IGP (Trentino-Alto Adige), Pecorino del Monte Poro DOP (Calabria), Schüttelbrot Alto Adige IGP (Trentino-Alto Adige), Provola dei Nebrodi DOP (Sicilia) Olio Lucano DOP (Basilicata), Colatura di Alici di Cetara DOP (Campania), Limone dell’Etna IGP (Sicilia), Pampepato di Terni IGP (Umbria), Rucola della Piana del Sele IGP (Campania), Mozzarella di Gioia del Colle DOP (Puglia, Basilicata). Per il settore vino nel 2020 sono state registrate 2 DOP, il delle Venezie DOP (Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige) e il Friuli DOP (FriuliVenezia Giulia) finora riconosciute solo a livello nazionale con autorizzazione all’etichettatura transitoria
Fonte: Ismea