Mercato ortofrutticolo di Lusia: prezzi e volumi in lieve calo

Giornate fresche ed asciutte, soleggiate e prive di precipitazioni con temperature leggermente superiori alla media stagionale hanno caratterizzato questo inizio 2023. Gli addetti ai lavori del Mercato di Lusia elogiano la tenacia di tutto il comparto produttivo del territorio, in cui in particolar modo gli imprenditori agricoli non si sono mai arresi di fronte alle difficoltà degli ultimi due anni. La pandemia, il conflitto russo-ucraino, il cambiamento climatico, per citare le tre difficoltà più significative che hanno compromesso pesantemente la tenuta del comparto, ma che non hanno impedito, grazie ad una tradizione ben ancorata alle radici storiche che contraddistingue il nostro territorio, di far fronte anche a queste difficoltà, affrontandole con forza e vigore, con ottimismo e fiducia in un futuro di sempre più aumentata crescita per l’intero comparto ortofrutticolo, in un’ottica di continua ricerca e sperimentazione nel migliorare le proprie aziende, adeguandole alle nuove tecnologie che vengono avanti. 

Il nostro mercato vede un inizio d’anno con leggero calo complessivo di offerta del 5% rispetto a gennaio 2022, con 1.316 tonnellate di prodotto commercializzate ed una leggera flessione del 1,5% anche nel prezzo medio che si attesta su 0,82 euro al chilogrammo.

Analizzando i singoli prodotti registriamo un incremento nei volumi scambiati rispetto a gennaio 2022 per l’aglio in grappolo, venduto in leggera flessione a 3,68 euro al chilogrammo (-1%) mentre il lavorato in treccia rimane sostanzialmente stabile con 3,37 euro al chilogrammo. Minor offerta rispetto allo stesso periodo dello scorso anno per la bieta da costa, che con 38 tonnellate di prodotto ha visto un’importante risalita nei listini di vendita con 0,76 euro al chilogrammo (+24%). Buon rialzo di prezzo rispetto a gennaio 2022 per le carote in foglia vendute a 1,33 euro al chilogrammo (+15%), mentre le defogliate con volumi nettamente superiori allo scorso anno, movimentando 36 tonnellate (+40%) di prodotto, vengono scambiate a 0,45 euro al chilogrammo (+4%).

Anche questo mese i volumi dimezzati della catalogna ottengono una buona risposta nel prezzo con 0,85 euro al chilogrammo (+25%) rispetto agli inizi dello scorso anno. Situazione simile per il cavolfiore mezzafoglia che con 12,5 tonnellate di prodotto, inferiori rispetto allo scorso anno, vede un rialzo nelle quotazioni fino a raggiungere 1,10 euro al chilogrammo in media su gen. 2022. Incremento dei volumi scambiati per i cavoli cappucci mentre per tutte le altre tipologie vi è una riduzione di offerta, in cui si registrano valori che vanno da 0,78 euro al chilogrammo (-24% su gen. 2022) per il cuor di bue, a uno stabile 0,48 euro al chilogrammo di media per i cavoli verza, fino a registrare 0,40 euro al chilogrammo (+5% su gen. 2022) per i cappucci. Nel corso del mese si dimezza il valore di mercato rispetto a gennaio 2022 dei finocchi che scendono a 1,04 euro al chilogrammo incrementando i loro volumi scambiati del 26%

I quantitativi molto limitati della lattuga cappuccia non hanno ricevuto un’adeguata risposta nei listini che anzi la vedono a ribasso del 9% circa con 1,29 euro al chilogrammo rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. Ulteriore riduzione di prezzo anche per la varietà gentile che viene scambiata mediamente di poco sotto l’euro al chilogrammo. Il porro va a sfiorare l’euro a chilogrammo con un notevole rialzo di prezzo rispetto a gennaio dello scorso anno, mentre l’offerta di prodotto subisce una riduzione dell’8% con 168 tonnellate movimentate. Quantitativi sostanzialmente stabili per il prezzemolo, le cui 4 tonnellate di prodotto scambiate subiscono un decremento di prezzo del 14% scendendo a 1,69 euro al chilogrammo in media.

Offerta e listini in diminuzione per la quasi totalità dei radicchi, partendo dal rosso tondo con 0,43 euro al chilogrammo (-46% su gen. 2022),rosso lungo quotato a 0,77 euro al chilogrammo (-25%), variegato aperto con 1,17 euro al chilogrammo (-7%) e variegato Lusia a 1,04 euro al chilogrammo (-4%). Si conferma anche questo mese una riduzione di offerta per il sedano verde, con scambi in lieve aumento rispetto a gennaio 2022 attestandosi su 0,65 euro al chilogrammo.

Fortissima presenza in mercato questo mese di spinaci, con ben 10 tonnellate di prodotto commercializzate a 1,36 euro al chilogrammo. Incrementata anche l’offerta di zucche, che nella varietà delica raggiungono 1,15 euro al chilogrammo (+9% su gen. 2022), mentre le violine scendono a 0,34 euro al chilogrammo. Volumi scambiati in aumento anche questo mese per i zucchini, che con 7 tonnellate di prodotto venduto contraggono di molto il loro prezzo con scambi attorno a 1,35 euro al chilogrammo. Prosegue per il comparto frutta la vendita delle arance, prezzate mediamente a 0,79 euro al chilogrammo, mentre mele e pere vedono una forte riduzione nei quantitativi scambiati e valori anch’essi inferiori rispetto a gennaio dello scorso anno, con le mele a 0,79 euro al chilogrammo e le pere a 1,73 euro al chilogrammo.

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