La corretta alimentazione per Antonio Galatà, Presidente dell’Associazione Italiana Nutrizionisti in Cucina

Antonio Galatà, Presidente Associazione Italiana Nutrizionisti in Cucina

Google ormai è una fonte magnifica di informazioni. Mentre sono alla ricerca di qualcosa di interessante in merito alla nutrizione, incappo in un articolo del 2013, in cui viene evidenziato che il 77% degli italiani si vede in sovrappeso, la percentuale sale all’88% se si considerano le sole donne.

Chi non ha avuto necessità di rivolgersi ad un dietologo, o ad un nutrizionista almeno una volta nella vita?  Le ragioni possono essere svariate, per tenere sotto controllo colesterolo, diabete… o semplicemente per perdere qualche kilo di troppo. Ci sono diverse correnti di pensiero in merito alle tipologie di dieta, e di nutrizione… google aiuta ma confonde. Quindi occorre parlare con un esperto che possa chiarire i nostri dubbi, e che ci dica qualcosa di nuovo e di reale.

Una nuova ricerca mi conduce ad Antonio Galatà, biologo nutrizionista, docente del Master FSE “trasformazione prodotto ittico”, presso l’Università di Genova. Membro dell’Equipe Regionale Cuochi Calabresi, nominato Ambasciatore della dieta mediterranea in Italia, dalla Defence of Agricolture Food Nutrition and Enviroment (Dafne). Autore del libro “A Tavola è già tardi”, e ancora, Presidente dell’Associazione nutrizionisti in cucina, direttore didattico del corso di formazione professionale “Nutrizione in cucina e sicurezza alimentare”.

Sembra l’uomo giusto. Lo raggiungo grazie ad una video chiamata…

Giovane uomo non ha per nulla l’aria di un professore burbero spento dalla vita… per fortuna è tutto l’opposto, grintoso, energico e con tante cose da raccontare.

Antonio Galatà nasce in Calabria, e inizia a soli 7 anni a trasformare il garage della sua casa un piccolo laboratorio in cui si diverte a montare e smontare i giocattoli e a sperimentare. Gli capita poi di entrare in cucina ed è incuriosito di capire cosa accade veramente in padella durante la preparazione dei cibi. Inizia un percorso di studi in biologia e dopo decide di specializzarsi in scienze della nutrizione… ci confessa che forse quella scelta è stata dettata non solo dalla curiosità di conoscere, ma anche per dare supporto alla madre affetta da diabete. Nel 2009 frequenta la scuola di Annamaria Palma  Tu Chef, e con il professor Esti tenta di dare vita ad un nuovo modo di intendere la nutrizione in cucina, ma il popolo italiano non è pronto per tali innovazioni….

Quindi poi cosa succede?

“Succede che non mi arrendo, vari incontri nella mia vita, a volte anche fortuiti, hanno permesso la mia crescita professionale, grazie a Manni Armando (grande produttore di olio nel mondo) entro nell’Ateneo della scuola più importante di cucina, Coquis, poi con il supporto di Mauro Secondi, artigiano della pasta, docente a Tavola con lo Chef, diventerò docente in alcune prestigiose scuole di cucina”.

Questa roba delle reazioni chimiche in cucina è davvero particolare, si è sempre parlato di quantità, di qualità ma mai di chimica e allora cerchiamo di capire meglio.

Spiegare le reazioni chimiche che avvengono in cucina non mi sembra facile, che tipo di approccio usi con i tuoi studenti, per spiegare soprattutto a chi è a digiuno di nozioni tecniche di chimica?

“Prima di dare le nozioni teoriche, li porto in cucina, passo direttamente alla pratica, mostro loro cosa succede effettivamente, metto loro innanzi al processo, dopo sarà piu’ semplice parlare di reazioni, di regole, temperature etc….la cucina in fondo è un grande meraviglioso laboratorio di chimica, tutto dipende dal tipo di approccio che si ha entrando. Noto spesso negli alunni tanta curiosità e tutto ciò che riescono ad apprendere farà parte del loro bagaglio lavorativo, spesso si rendono conto che potrebbero avere più opportunità lavorative di chi invece non ha le loro stesse conoscenze.”

Ma invece cosa ci dici delle diete, i tuoi pazienti cosa chiedono?

“Purtroppo in Italia non è ancora chiaro che le diete non sono la soluzione ad un errato stile di vita. È la mentalità che deve cambiare, e lo stile di vita deve essere più sano. Imparare a scegliere la qualità per il proprio benessere.  A volte penso che le persone abbiamo necessità soltanto di una motivazione ulteriore ed io faccio al caso loro, per supportarli a raggiungere i propri obiettivi”.

Quindi per questo poi decidi di aprire il tuo studio innovativo?

“Si proprio per questo apro in Italia il primo studio nutrizionale con cucina, come dicevo le diete non funzionano, per educare le persone a mangiare sano e stare bene mi sposto dalla scrivania alla cucina e insegno come cucinare (facendo attenzione alle reazioni chimiche di cui parlavamo prima).”

Ascolto con attenzione, e Antonio mi butta giù dei muri fatti di convinzioni errate dovute anche ad una sbagliata comunicazione, di professionisti del settore.

Antonio progetti futuri?

“Sto lavorando per organizzare un piano settimanale per dare le basi per una miglior organizzazione alimentare, in cui fornisco una lista di ingredienti di ottima qualità, (quelli che uso io nella mia cucina), rigorosamente selezionati, e giorno per giorno fornirò tecniche e consigli nutrizionali, perché no, anche ricette per i dolci… perché bisogna premiarci.”

Sono sicura che i tuoi pazienti e non solo, anche coloro che vogliono approcciare ad uno stile di vita sano, potrebbero trarne ottimi vantaggi. Ma invece qual è la tua giornata tipo? Sei sempre ligio nei tuoi pasti? Sono certa che questa è una domanda che vorrebbero farti in tanti. A questa domanda sorride.

“Io amo molto il pane, di solito uso quello integrale per la colazione e anche per gli spuntini di metà giornata accompagnato da frutta o ricotta o marmellata, a volte uso anche delle creme alla nocciola molto buone prive di tanti zuccheri, per il pranzo preferisco di solito un secondo con le verdure e per cena la pasta”

E alla parola Pasta, a cena… cade un altro muro…

Ma come la pasta a cena, tanti tuoi colleghi proibiscono la pasta a cena perché sono tanti carboidrati che non vengono smaltiti…

Antonio mi spiega che comunque il nostro corpo lavora anche durante la notte, e che prevenire è meglio… poiché se “ci teniamo leggeri a cena” e poi trascorre del tempo prima di coricarci, arriverà sicuramente un languorino che ci porterà a mangiare la prima cosa che troviamo in dispensa, questo è il principio che spiega anche nel suo libro che si chiama proprio “A tavola è già tardi”, quindi bisogna giocare d’anticipo.

Ringrazio Antonio per la sua disponibilità e lo lascio ad una consulenza on line..

Veramente interessante, con questa chiacchierata abbiamo abbattuto molti muri dell’ignoranza sul tema nutrizione. Intanto attendiamo di poter essere ospiti presso il Tierra (organic –  Bistrot – cafè) di Antonio Galatà a Roma in via Tirso.

A cura di Raffaela Anastasio © Riproduzione riservata

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