Comprare meglio evita sprechi alimentari

In occasione dell’XI Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare, il presidente dell’Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica (AIAB), Giuseppe Romano, esprime le sue preoccupazioni riguardo agli sprechi alimentari che, oltre a rappresentare un problema ambientale, influenzano negativamente anche la fase di produzione.


“La gestione consapevole del cibo – dichiara Romano – non riguarda solo il rispetto ambientale ma coinvolge direttamente il territorio, le attuali produzioni, il giusto prezzo dei prodotti e il valore del lavoro dei contadini”.


“Sappiamo – aggiunge Romano – che fra gli alimenti maggiormente sprecati si trova la frutta, della quale buttiamo via quasi 1 kg per ogni abitante in un anno, ma anche l’insalata, le verdure, l’aglio e le cipolle. In generale, lo spreco di cibo casalingo vale complessivamente oltre 6 miliardi di euro. A questo si aggiunge lo spreco nella filiera, che nel 2022 è stato di oltre 4 milioni di tonnellate di cibo. Sono dati preoccupanti, per mitigare i quali bisogna innanzitutto imparare a comprare meglio, soffermarsi di più sui prodotti che scegliamo e informarci sulla loro provenienza e la loro qualità”.


“Una soluzione, da questo punto di vista, – conclude Romano – può essere quella di rivolgersi a filiere corte e a produzioni biologiche, che già in partenza prevedono una migliore gestione delle risorse e quindi un minore spreco di prodotto. Sono attenzioni come queste che possono fare la differenza, perché cattive abitudini come quella degli sprechi sono una delle cause dei problemi ambientali che stiamo affrontando. È necessario quindi fare tutto il possibile per evitarle e diventare consumatori virtuosi”.

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