Quattro centri di ricerca riuniti per valorizzare e preservare la biodivesità

Taglio del nastro, con il kick off meeting per lo Spoke 3 “Assessing and monitoring terrestrial and freshwater biodiversity and its evolution: from taxonomy to genomics and citizen science” del National Biodiversity Future Center (NBFC) – uno dei Centri Nazionali sviluppati nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, composto da 48 partner, scelti tra Università, Organismi di Ricerca, Fondazioni e Imprese – di cui il CREA è partner. I 4 centri di ricerca CREA coinvolti – Difesa e Certificazione (CREA DC) come capofila, Cerealicoltura e Colture Industriali (CREA CI), Foreste e Legno (CREA FL) e Politiche e Bioeconomia (CREA PB) –  vista la loro multidisciplinarietà, si sono riuniti per fare il punto e dare inizio alle attività da implementare. Obiettivi comuni sono conoscere la biodiversità mediterranea per conservarla, ripristinarla, limitarne la perdita e quantificare i relativi servizi ecosistemici.

In particolare, nei 3 anni di attività previsti, il CREA sarà impegnato su più fronti: dalla creazione di banche dati aperte e interoperabili sulla biodiversità del Mediterraneo, allo studio della biodiversità del suolo fino al monitoraggio degli ecosistemi forestali e all’analisi delle misure di conservazione delle specie protette all’interno della rete di Riserve Naturali Statali. Ma non solo: numerose saranno anche le iniziative di citizen science applicata alla biologia ed ecologia di insetti protetti e al monitoraggio e alla gestione di Specie Aliene Invasive, passando anche per la caratterizzazione di specie vegetali endemiche. Immancabili, infine, le attività di formazione e informazione per il trasferimento dei risultati della ricerca agli stakeholder.  

L’incontro si è quindi articolato in due fasi: la presentazione delle attività sopra riportate da parte dei diversi centri coinvolti ha occupato la mattina, lasciando poi spazio ad una tavola rotonda di confronto e discussione finalizzata alla promozione e sviluppo di nuove collaborazioni e sinergie. La giornata, quindi, è stata un momento di incontro e di condivisione delle linee di ricerca e delle diverse attività previste per monitorare, preservare e valorizzare la biodiversità negli ecosistemi terrestri della Penisola e per raggiungere gli obiettivi del Green Deal in materia di biodiversità.

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