Febbraio è stato un mese fuori dagli schemi a livello meteorologico, caratterizzato da giornate non tanto fredde alternate a periodi più miti.
Questi periodi inusuali sono stati intervallati a metà mese e per una settimana da un brusco calo delle temperature con gelate persistenti.
È il mese dove i produttori sono impegnati principalmente a mettere a dimora le piantine di ortaggi che, saranno mature eraccolte verso la metà di marzo per quelle sistemate sotto tunnel e un mese dopo per quelle in pieno campo.
È un mese dove in mercato l’attività si riduce al minimo: pochi prodotti presenti, pochi commercianti acquirenti e scambi a rilento che hanno interessato quasi tutti i prodotti.
Entrando nel dettaglio commerciale degli ortofrutticoli presenti possiamo dire che: andamento soddisfacente per il commercio dell’aglio. La ridotta quantità ha consentito di mantenere elevati i prezzi di vendita.
A fronte di un calo dei volumi commercializzati per la bieta da costa si è registrato un discreto aumento delle quotazioni anche se il prodotto non rispecchiava tutti i parametri qualitativi.
Il mercato delle carote con foglia si è svolto regolarmente. Le quotazioni sono risultate in linea con quelle registrate a febbraio 2020 mentre si è osservato un incremento dei volumi scambiati.
Intonazione di mercato positiva anche per il tipo defogliato che ha realizzato delle buone quotazioni.
Mese poco dinamico per la catalogna, i cavoli cappucci tondi e il tipo cuor di bue. I prezzi sono risultati in ribasso e le contrattazioni si sono concluse in un clima di generale calma.
Decisamente migliore l’andamento per i cavoli verza sia per quella verde che per la rossa. Le minori disponibilità hanno trovato facile collocamento sulla base di prezzi in incremento.
A causa della scarsa offerta di lattughe si è creato in mercato un aumento delle quotazioni per gentile, cappuccia e foglie di quercia che non rispecchia l’andamento commerciale osservato negli altri mercati.
In aumento le quotazioni del porro. Gli scambi sono avvenuti a ritmi buoni, favoriti da una domanda interessata. Tutto il prodotto è stato collocato. Male il comparto dei radicchi. Nonostante una flessione dell’offerta si è registrato per tutte le varietà un calo delle quotazioni che sono state più pesanti per le tipologie di variegato e per il rosso tipo Verona.
L’andamento commerciale per gli spinaci è stato positivo. L’aumento dell’offerta conferita in mercato ha trovato un discreto interesse da parte della domanda. Le contrattazioni si sono concluse sulla base di prezzi in rialzo.
Mercato pesante per le zucche sia il tipo delica che violina, nonostante una consistente contrazione dell’offerta. Gli scambi si sono svolti a rilento e le quotazioni hanno teso al ribasso.
Per il comparto frutta si è registrato una sostanziale stabilità di quotazioni per il kiwi con un discreto incremento dell’offerta mentre, le mele hanno evidenziato un sorprendente aumento sia dei volumi che del prezzo di vendita. Per le pere invece i notevoli quantitativi offerti non hanno trovato facile collocazione favorendo un calo dei listini.