I frutteti perdono il 63% di pere a causa del maltempo

Aumentano i danni provocati dal maltempo. Oltre oltre sei pere su dieci (-63%), sono sparite quest’anno dai frutteti italiani, causa grandine, alluvioni, caldo record e attacchi degli insetti alieni. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti su dati Prognosfruit rispetto allo scorso anno diffusa in occasione dell’ondata di maltempo che ha investito la Penisola, aggravando una situazione già drammatica per le coltivazioni nazionali. 

Sul Pereto Italia si sono abbattuti quest’anno – sottolinea Coldiretti – gelate, ondate di calore, grandinate e nubifragi, compresa la disastrosa alluvione in Emilia Romagna, dove si produce quasi il 60% della produzione nazionale. Tra frutti ustionati dal caldo record o dal freddo, devastati dai chicchi di ghiaccio grandi anche come palline da tennis o finiti sott’acqua, il risultato è un raccolto stimato in 187mila tonnellate, che potrebbe peraltro essere rivisto ulteriormente al ribasso.


L’Italia perde così anche la leadership produttiva nell’Unione Europea, dove lo scorso anno ben una pera su quattro era tricolore – spiega Coldiretti – e pesa sul bilancio finale della stessa produzione Ue, che fa registrare un calo del 13% rispetto al 2022, dove ad eccezione del nostro Paese e dei cugini francesi (-29%) tutti gli altri ottengono buoni risultati.

Il crollo del raccolto di pere segna ulteriormente un’annata nera per l’agricoltura italiana  dove a causa dei cambiamenti climatici quest’anno si registra un taglio del 10% della produzione di grano, del 14% di quella di uva da vino mentre il raccolto di miele è sceso del 70% rispetto allo scorso anno, secondo l’analisi Coldiretti. Ma in difficoltà sono anche le atre produzioni ortofrutticole bruciate dal caldo torrido con ustioni che provocano perdite, dall’uva ai meloni, dalle angurie alle albicocche, dai pomodori alle melanzane.
Il clima non ha risparmiato neppure gli allevamenti – continua Coldiretti – con i picchi di calore che hanno causato un calo della produzione di latte fino al 10%, mentre  le api stremate dal caldo non riescono neppure a volare e non svolgono più il prezioso lavoro di trasporto di nettare e polline. I danni all’agricoltura e alle infrastrutture rurali – conclude Coldiretti – sono così destinati a superare i 6 miliardi dello scorso anno, dei quali oltre 1 miliardo solo per l’alluvione in Romagna.

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