I bambini giapponesi camminano in modo diverso grazie alla loro alimentazione

Secondo una recente ricerca pubblicata dalla rivista Scientific Reports, i bambini giapponesi camminano in modo diverso rispetto ai bambini di altri paesi grazie alla loro alimentazione. L’indagine dell’Università di Nagoya, che ha osservato 424 alunni delle scuole primarie, ha studiato, attraverso un’analisi in 3D, l’andatura dei partecipanti e la formazione dei loro arti inferiori. Il dato emerso fa notare una netta differenza tra il modo di camminare e posizionare i piedi dei bambini giapponesi, in comparazione agli studi effettuati sui bambini di altre culture e paesi.

Secondo Tadashi Ito, autore principale della ricerca e dottore dell’Università di Nagoya, lo stile di vita salutare e i fattori culturali influenzano positivamente i bambini giapponesi. “Il regime alimentare, insieme alla cultura ed allo stile di vita, sviluppano caratteristiche diverse nella camminata dei bambini giapponesi rispetto a quella dei bambini di altri paesi, riducendo addirittura problematiche legate alla malformazione dei piedi, oltre che a limitare drasticamente il rischio di obesità infantile, poiché solo un bambino su cinque, in Giappone, è appena sovrappeso.”

L’analisi dell’università ha stabilito come il modo di camminare influenzi la maggior parte delle attività quotidiane dato che comprende una sequenza di movimenti che coinvolgono l’anca, il ginocchio e il piede e, dal punto di vista medico, è fondamentale per misurare la qualità della vita e della salute.

Il Dr. Ito ed i suoi colleghi hanno riportato le quattro sostanziali differenze tra i tipi di andatura rispetto agli altri paesi. In primo luogo, si è verificato un incremento della cadenza, dove il numero di passi eseguiti in un minuto è risultato in aumento tra i bambini nel gruppo di 11-12 anni rispetto al gruppo di 6-8 anni. In secondo luogo, si è verificata anche una diminuzione del passo e della lunghezza del passo tra i bambini di età compresa tra 11 e 12 anni rispetto a quelli di età compresa tra 9 e 10 anni. La terza evidenza è nella minore libertà di movimento del ginocchio durante il ciclo dell’andatura nei bambini di età compresa tra 11 e 12 anni.  Infine, man mano che i bambini crescevano, si è osservato un movimento di flessione plantare più elevato ovvero del gesto di puntare le dita dei piedi all’inizio del movimento di deambulazione.

L’ipotesi di un fattore che ha modificato completamente l’andamento è l’ampliamento e miglioramento dei pasti serviti nelle scuole, che fino al secondo dopo guerra prevedeva palle di riso, pesce alla griglia, merluzzo al forno con mais dolce e “bok choy”, servito con minestrone e una scatola di latte, soprattutto nelle comunità povere dell’entroterra. Il nuovo regime alimentare, inserito nella quotidianità degli studenti, può aver influito sulla condizione fisica degli studenti giapponesi e, di conseguenza, sul loro modo di camminare.

Ma è tutta l’alimentazione giapponese a migliorare la salute dei nipponici: il cibo di base del Giappone è il riso. Il vantaggio del riso è che è ricco d’acqua quando è cotto, soffice ed a basso contenuto calorico rispetto al pane o alla pasta. Tutto questo riso, che dà subito la sensazione di sazietà, potrebbe anche allontanare l’attenzione dei bambini agli alimenti meno salutari, riducendo così le calorie assunte. “Questi risultati forniscono uno strumento importante per valutare l’andatura normale e patologica e possono determinare l’efficacia del trattamento ortopedico e della riabilitazione per i disturbi dell’andatura”, conclude Ito. 

a cura di Paolo Di Benedetto © Riproduzione riservata

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