Tech Economy Hub, forum sull’informazione per la crescita delle aziende

Cogliere l’occasione dei fondi messi a disposizione del Recovery Plan per imprimere quell’accelerata necessaria a far sì che le tecnologie avanzate diano un contributo importante all’aumento di produttività e alla svolta sostenibile delle aziende. È questo il filo conduttore del Tech Economy Hub, l’iniziativa nata dalla collaborazione tra Core, società specializzata società specializzata nell’attività di relazioni pubbliche e istituzionali, e Il Sole 24 Ore che si è svolto il 12 luglio in diretta web. Il Tech Economy Hub, che vede il contributo del Politecnico di Milano e il patrocinio di Confagricoltura, si è aperto con l’intervento del direttore del Sole 24 Ore Fabio Tamburini il quale ha ribadito che “il PNRR rappresenta un’occasione unica per dare la spinta necessaria ad affrettare i tempi di una trasformazione digitale, tecnologia e sostenibile delle attività produttive e dei servizi delle aziende italiane che altrimenti sarebbero stati più lunghi. Noi, come Sole 24 Ore, saremo sempre al fianco delle imprese per raccontare e supportare questo processo di cambiamento”.

A seguire la tavola rotonda istituzionale dedicata alla rivoluzione digitale e tecnologica come massima priorità per il futuro a cui sono intervenuti il viceministro dello Sviluppo economico Giliberto Pichetto Fratinil presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, il Senior Government Affairs Director Gilead Sciences Michelangelo Simonelli e il Responsabile Sostenibilità e Affari Istituzionali Italia di Enel GroupFabrizio Iaccarino. “L’innovazione tecnologica e la digitalizzazione delle imprese sono strategiche per il futuro del settore industriale e per la competitività del sistema paese”, ha detto il Viceministro del MISE Pichetto Fratin. “Accanto agli strumenti già individuati dal Ministero per lo Sviluppo Economico, il Governo sta studiando ulteriori azioni volte ad orientare verso la transizione 4.0, promuovendo tra l’altro gli investimenti delle imprese attraverso politiche di sostegno e di incentivazione fiscale. Tutto questo va nella direzione individuata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che affida alla rivoluzione digitale e tecnologica la massima priorità per il rilancio del nostro sistema economico”. 

“Il 2020 è stato un anno difficile ma per alcuni aspetti può essere preso a riferimento per molte sperimentazioni che abbiamo fatto soprattutto sui mercati: molto dedicati al mercato online che ha coinvolto la grande distribuzione, i ristoratori e le stesse aziende agricole. Questa è stata da un lato un’accelerazione, dall’altro ha messo in luce il digital divide. Molte parti dell’Italia agricola viaggiano ancora con una carenza di infrastrutture tecnologiche che portano ad un forte rallentamento”, ha detto il presidente di Confagricoltura Giansanti. “Questa è stata da un lato un’accelerazione, dall’altro ha messo in luce il digital divide. Molte parti dell’Italia agricola viaggiano ancora con una carenza di infrastrutture tecnologiche che portano ad un forte rallentamento”. Il Senior Government Affairs Director di Gilead Sciences Michelangelo Simonelli, intervenendo alla tavola di apertura del Tech Economy Hub ha evidenziato come “l’innovazione abbia permesso di far fare alla ricerca e alla cura passi da giganti. Oggi siamo arrivati ad avere un dialogo tra il medico del territorio e quello del grande centro specialistico. Questo permette un accesso alla cura e alla ricerca più immediato ed efficace, a favore della salute di tutti”. “Sostenibilità e innovazione tecnologica guidano l’agire di Enel” ha detto il Responsabile Sostenibilità e Affari Istituzionali Italia di Enel Group Fabrizio Iaccarino. “La nostra esperienza e i risultati raggiunti negli ultimi anni dimostrano come mettere al centro del business la sostenibilità, intesa nelle sue dimensioni ambientale, economica e sociale, generi anche valore economico-finanziario. Questa è una chiave di lettura importante che apre numerose opportunità per grandi operatori e PMI di generare benessere, creando valore condiviso per il territorio”.

A seguire si è parlato di economia circolare come di una sfida non solo tecnologica con Luca Meini, Responsabile globale Circular Economy di Enel GroupPiero Pelizzaro, Direttore della Direzione di Progetto “Città Resilienti” al Comune di MilanoElisabetta Perrotta, Direttore FISE Assoambiente e Davide Chiaroni, Docente di Ingegneria Gestionale al Politecnico di Milano. “L’economia circolare è strettamente connessa all’innovazione tecnologica – ha detto Luca Meini di Enel Group – ma presuppone un ridisegno del modello economico complessivo. L’innovazione non ha solo una dimensione tecnologica, ma anche dei processi, del business, e del contesto in cui si opera e l’economia circolare si è affermata quale componente importante del quadro regolatorio e legislativo”.

I dati, e la loro misurazione, sono stati al centro del panel di Confagricoltura a cui sono intervenuti Marco Caprai, Imprenditore vinicolo delegato Confagricoltura per l’Innovazione il quale ha posto l’accento sui dati in agricoltura: “La possibilità di analizzare i dati è per l’agricoltura una straordinaria opportunità”, ha detto. “L’agricoltura ha sempre analizzato i dati facendolo però a posteriori. Oggi la tecnologia ci dà l’opportunità di analizzare i dati in modo immediato così da poterli usare a supporto delle decisioni. La tecnologia è un alleato della nuova agricoltura e l’agricoltura dalla nuova tecnologia riceve maggiore qualità e maggior salubrità”. Patrizio La Pietra, Membro della Commissione Senato agricoltura e produzione agroalimentare ha invece posto l’accento sull’assenza di fondi per l’agricoltura italiana affermando che: “Non c’è una linea chiara del Governo per valorizzare l’agricoltura: sui 220 miliardi di risorse complessive stanziate dal governo Conte uno e Conte due solo 4-5 miliardi sono andati all’agricoltura così come sono molto poche le risorse destinate all’agricoltura dal PNRR. Questo è troppo poco per un comparto primario come quello agricolo fondamentale per l’economia nazionale. È chiaro che il Governo non mette al centro dell’agenda l’agricoltura”. Al panel sono intervenuti anche Iraj Namdarian, Referente ufficio statistico del Centro Politiche di Economia e Filippo Maria Renga, Direttore dello smart AgriFood Observatories del Politecnico di Milano.

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