La macchina dei consumi al dettaglio, stando ai dati diffusi per il mese di aprile dall’istat, registra un andamento ancora lento con una variazione complessiva del -0,4% su base congiunturale, al di sotto dei valori pre-pandemia.
«Sul versante delle vendite alimentari – afferma Carlo Alberto Buttarelli, Direttore Relazioni con la Filiera e Ufficio Studi di Federdistribuzione – assistiamo a un rallentamento che, nel dato progressivo a maggio, registra una variazione nulla a rete costante: un ulteriore segnale della debolezza della domanda che in questa fase di incertezza sulle prospettive economiche vede l’attenzione al risparmio guidare le scelte d’acquisto degli italiani. Nella seconda parte dell’anno sarà quindi di fondamentale importanza per le imprese del commercio un progressivo e costante ritorno alla normalità che permetta la ripresa dei consumi, un pilastro per la ripartenza economica del Paese».
«Il mondo del commercio sta attraversando una fase di incertezza, caratterizzata da due trend opposti – continua Buttarelli –: da una parte si registrano segnali positivi nella fiducia dei consumatori che vogliono tornare alle abitudini d’acquisto pre-pandemia, dall’altra questa volontà non si trasferisce sui consumi e la domanda interna si conferma ancora molto debole».