Cucinare insieme è un gioco buonissimo: le ricette per bambini di Marco Bianchi

“A te, mia Vivienne, perché tu possa sempre più appassionarti alla cucina cavalcando un arcobaleno di gusto, colore e salute!”. È questa la dedica che Marco Bianchi ha scritto per sua figlia Vivienne nel libro “Cucinare insieme è un gioco buonissimo”. Per la prima volta Bianchi, il Food mentor italiano per eccellenza, ha realizzato un libro rivolto ai bambini di ogni età ricco di ricette, accompagnate dalle magnifiche illustrazioni di Nicolò Canova.

Tutte le ricette presenti in questo libro sono state pensate per essere facili da preparare dai bambini che vogliono cimentarsi in cucina con l’auto degli adulti. Non si tratta di un semplice ricettario, come spesso accade, ma piuttosto di un libro che potremmo definire teorico-pratico in quanto, prima di ogni ricetta, l’autore ha voluto scrivere qualche riga che desse delucidazioni in merito alle caratteristiche principiali e ai benefici dell’ingrediente protagonista della ricetta stessa.

Il metodo adottato mira a far comprendere ai piccoli chef l’importanza di tutti gli alimenti presenti sulle nostre tavole e allo stesso tempo è utile ad insegnare loro che bisogna mangiare in modo vario per seguire un’alimentazione sana ed equilibrata.

Le ricette presentate sono in totale quattordici, categorizzate in dolci e salate proprio perché Marco Bianchi ha voluto garantire ai piccoli chef la libertà di decidere quando cucinare cosa per chi amano, o semplicemente per loro stessi.

Tra le ricette dolci c’è quella degli “spiedini di frutta fresca con cioccolato fuso e granella di nocciole” che tanto fanno impazzire i bambini; mentre in quelle salate l’autore ha voluto inserire tutte ricette fatte con ingredienti che solitamente sono poco graditi ai più piccoli. Nel caso delle “polpette di broccoli e grana” Bianchi ha utilizzato i broccoli, che sono soliti non piacere ai bambini, realizzando delle polpette, che in genere rappresentano il piatto preferito dei bambini: ha sfruttato la forma tanto gradita per permettere loro di mangiare un vegetale dalle importanti proprietà, molto spesso rifiutato.

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IL DIVORALIBRI
a cura di Federica Visco
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