Il mercato interno del vino perde il 25% in un mondo in cui l’Horeca si dimezza

Nel 2020 il mercato interno del vino ha perso un quarto del proprio valore, mentre gli ordini globali dell’Horeca internazionale hanno accusato una contrazione di oltre il 50%. Lo ha ricordato il presidente dell’Unione italiana vini (Uiv), Ernesto Abbona, in occasione della presentazione di Vinitaly ‘special edition’, l’appuntamento b2b in programma a Veronafiere dal 17 al 19 ottobre 2021.  

Secondo l’Osservatorio Uiv il mercato mondiale del vino potrà tornare ai livelli pre-Covid non prima della fine del 2022, dopo aver subito un danno di oltre 100 miliardi di dollari dovuto alla contrazione del canale horeca. La flessione registrata sui fatturati italiani è la prima dal 2009, anno della crisi finanziaria globale, soprattutto a causa di forti contrazioni sul mercato interno. Qui il trend 2020 a valore ha segnato un -24%, con un volume di invenduto rispetto all’anno precedente di 3 milioni di ettolitri.

L’anno del Covid, secondo Uiv, se da una parte ha evidenziato una fortissima disparità nelle performance delle diverse realtà aziendali, dall’altra ha segnato storici cambiamenti all’interno dei propri canali di vendita: per la prima volta infatti i volumi degli acquisti in Gdo hanno superato quelli dell’horeca, tradizionalmente il canale a maggior valore aggiunto. In generale nel Belpaese il calo a valore degli ordini della ristorazione (-38%), delle enoteche (-23%) e della vendita diretta (-19%) è stato solo parzialmente compensato dalla Gdo (+12%), per un saldo negativo alla vendita di oltre 3 miliardi di euro.

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