Il 99% degli italiani mangia tonno in scatola

Secondo una ricerca Doxa sulle conserve ittiche il 99% degli italiani intervistati mangia tonno in scatola e 1 italiano su 3 lo consuma 2-3 volte a settimana. Tra i suoi plus: la lunga durata di conservazione, l’accessibilità, i valori nutrizionali al pari del pesce fresco e la facilità nella ricettazione.

Secondo il rapporto Coop 2020 il packaging protettivo e avvolgente sembra fare la differenza in tutti i comparti. Soprattutto per il tonno in scatola, che sta vivendo una nuova “golden age”: 1 italiano su 2 ne ha aumentato il consumo durante i mesi di lockdown, scegliendolo per la sua capacità di conservarsi a lungo e facilmente (78%), per la sua accessibilità (47%), perché è un valido sostituto del pesce fresco (44%) ed è un alimento gratificante che aiuta a sopportare i momenti difficili (38%), rivelando un comportamento d’acquisto legato alla sua dimensione più emotiva. Il tonno è visto quindi come comfort food ideale, non solo per essere consumato da soli (situazione citata dal 17% degli intervistati) ma anche in compagnia con il proprio compagno/partner (67% delle citazioni) o con i figli (43%) solitamente abbinato ad altri alimenti.

A confermare una delle immagini simbolo di inizio emergenza, quella di dispense e carrelli della spesa pieni di tonno in scatola, è la ricerca “Il consumo di tonno in scatola durante il lockdown”, realizzata da Doxa per Ancit (Associazione Conservieri Ittici e delle Tonnare), per indagare come è cambiato l’acquisto e il consumo di tonno in scatola in un momento storico come questo. Da marzo ad oggi è aumentato il suo consumo ed è cambiato il suo percepito. Nelle settimane dell’inizio dell’emergenza, i consumi di tonno in scatola sono incrementati del +33,6%Mentre nei primi 5 mesi del 2020 le vendite a volume si sono attestate a 33.810 tonnellate, dato cumulativo delle categorie tonno sott’olio, al naturale e filetti di tonno.

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