Rientrata a casa dall’ufficio, mi lancio sul divano per un po’ di relax, accendo la tv, e “zappingando” mi imbatto in un film che mi ha divertito tanto: “Smetto quando voglio” e penso che con la nutella non è facile smettere quando si vuole… manca proprio la volontà…
I pensieri si susseguono e ricordo di aver conosciuto uno dei protagonisti del film durante un’edizione del “Cinecibo Film Festival”: Stefano Fresi. Chissà Stefano che rapporto ha con la nutella, o meglio con il cibo, mi chiedo. Telefonino alla mano, effettuo ricerche e tante pagine on line parlano di lui. Rovisto tra i miei contatti e decido di chiedergli un’intervista.
Stefano Fresi nasce a Roma il 16 luglio 1974, fiore all’occhiello nel panorama artistico italiano, musicista cantante, attore, compositore. Avrei preferito un incontro in presenza, ma visti i tempi ancora non consoni, anche questa volta la tecnologia mi supporta. Una semplice video chiamata ed il gioco è fatto.
Ciao Stefano come stai?
Molto bene grazie.
Grazie per la disponibilità so che questo è un periodo abbastanza impegnativo per te?
Per fortuna, non ho mai lavorato tanto come da quando c’è il lockdown, Sto leggendo testi sceneggiature, per fortuna un miliardo di cose da fare, e tra qualche giorno sarò sul set di Marco Martani con una commedia “La prima donna” poi lavorerò con Toni Fornari nel film “Ritorno al presente” e poi tanto tanto altro da valutare.
Stefano noi di Italian Food news vogliamo un po’ capire i vip che rapporto hanno con il cibo, e tu ami cucinare ed hai anche frequentato un corso di cucina…
Si ho fatto un corso con uno chef vegano crudista che si chiama Vito Cortese, che ha inventato Grezzo, una pasticceria vegana e crudista, che ti consiglio vivamente. Provando i suoi dolci non ti mancheranno assolutamente i classici.
Perché hai scelto proprio un corso di cucina crudista?
Perchè volevo anche dimagrire e volevo divertirmi per rendere il percorso meno noioso. Sai bene che esistono un milione di diete, ed io almeno ottocentomila le ho provate, e come base comune hanno cibo sano, e almeno una porzione di verdura cruda al giorno, e mangiando tutti i giorni la stessa insalata diventa difficile, ma se quella insalata varia e diventa sempre un piatto diverso, più sfizioso è più facile. Ecco una cosa è mangiare le zucchine lesse, un’altra è mangiare le zucchine sulla macchinetta che le fa diventare come spaghetti, le si fa ammorbidire con n po’ di sale che toglie l’acqua di vegetazione, condite con un pesto di noci e rucola e voilà pronta l’insalata di zucchine crude. Cosi’ come con la zucchina puoi farlo con la zucca ed altre verdure, vedrai che sono piatti che saziano tutti i sensi. Proprio l’altro giorno ho preparto per la mia compagna Cristiana una sorta di cous-cous fatto con il cavolfiore crudo frullato condito con un po’ di sale olio e verdure. Buonissimo.
Sei un appassionato quindi del buon cibo, e del cibo sano?
Si, a casa ho un piccolo orticello, mi sono detto perché non fare qualcosa di bello con le verdure. Spesso si ricercano cose sane e non c’è nulla di più sano dei prodotti che riesci a fare da te. Per esempio dalla semplice mandorla puoi produrre il latte, il formaggio, io penso che possa essere anche più divertente e più semplice seguire una dieta sana e creare stupore in occasioni come una cena tra amici. Poi sicuramente il cibo che crei con le tue mani è più gustoso.
Incuriosita dal formaggio fatto con il latte di mandorla chiedo a Stefano delucidazioni. Mi spiega i vari passaggi per ottenere il formaggio nelle due versioni morbido spalmabile e caciotta. Con l’occasione gli strappo la promessa di farmi provare il formaggio fatto da lui.
Cosa coltivi in questo periodo nel tuo orto?
Ho un po’ di cavolfiori, cavolo nero, qualche broccoletto, c’erano dei finocchi, ma non sono cresciuti bene, perché hanno bisogno di più cura e purtroppo non avendo molto tempo…e poi ho tutte le erbe officinali, timo, salvia, prezzemolo… ed è bellissimo quando devo preparare qualcosa tipo le uova con la salvia apro la finestra ne raccolgo tre foglie le mescolo con le uova ed il gioco è fatto. Eh roba buona!!
Quando sei sul set come ti organizzi per continuare a mangiare sano?
Cerco sempre di preparare tutto ciò che mi occorre, diverso invece e anche più complicato quando sono in tournée teatrali.
Sei più da trattoria o da ristorante stellato?
Intanto viva la varietà, amo entrambe le scelte. E’ chiaro che andare in un ristorante stellato significa avere un tipo di esperienza rispetto al cibo, capire come puo’ essere preparato, presentato, lavorato, ed è a tutti gli effetti una forma di arte. E’ chiaro che sfama la tua curiosità, la tua fantasia, provi abbinamenti che non avresti mai pensato… è proprio un’esperienza sensoriale. Poi non ci si va mai in questi luoghi perché le liste d’attesa sono lunghissime….
Ti piace cucinare per i tuoi ospiti?
Soprattutto per loro, mi piace coccolarli, ma mi dicono che do il meglio di me quando una cena non è programmata, e invento, elaboro, sperimento con quello che trovo in casa al momento. Pensa che spesso mi chiedono la ricetta ma non so mai rispondere perché è una cosa che ho inventato al momento.
Ci sono dei ricordi legati al cibo?
Si ne ho qualcuno, ma credo che essendo tu vegetariana potresti odiarmi. Allora io vengo da una famiglia sarda, pertanto l’allevamento di alcuni animali è sito nel dna dei sardi. Ho un album fotografico di quando ero piccolo, in cui ci siamo io e mia sorella seduti in un prato con in braccio un agnellino, poi giri pagina e trovi una foto con tutta la famiglia e …anche l’agnellino….
Ok immagino, meglio non approfondire…
sorride.
Ma forse meglio cambiare argomento e ti chiedo ti piace accompagnare il pasto con un buon bicchiere di vino?
Si, ma mi affido ad amici molto preparati ai quali mi rivolgo per l’abbinamento. Il vino mi piace molto preferisco il rosso.
Tuo figlio cosa pensa del papà “cuoco”.
Lorenzo ha una passione per la pasta al nero di seppia e spesso quando si va fuori a cena, la ordina sempre, la mangia e quando gli viene chiesto cosa ne pensa lui risponde: “Buona quasi come la tua”, quindi sono soddisfazioni…
Cosa ti piace preparare dolce o salato?
Assolutamente salato, nel senso che non amo preparare i dolci forse perché non ho una predilezione, mentre amo tutto ciò che viene dal mare. Ho un serio problema, devo limitarmi. Raffa ti racconto un aneddoto, ero in un ristorante Milanese, avevo voglia di crudo, e leggendo il menu l’occhio mi cade su “Plateau royal” antipasto per 4 persone, lo ordino, ma il cameriere sottolinea che è tanta roba per una sola persona, io non cedo, e lui mi dice “Se riesci a finirlo non lo paghi”
“Ancora sta a piagne”. Ho finito tutto il piatto e credimi era tanta roba.
Molte eccellenze del mondo del food mi hanno detto che a volte il buon cibo è un’arma di seduzione cosa ne pensi?
Ecco trovo seducente, non tanto il cibo, ma piuttosto l’offerta del cibo. Ad esempio alla mia compagna piace molto la manualità con cui tratto il cibo, come lo taglio, lo preparo e la cura con cui lo faccio. Quello che affascina è la cura nel fare una cosa dedicata ad una persona in particolare… Se al contrario non sono io a preparare ma qualcuno prepara per me, e mi viene presentato qualcosa di buono, mi accresce la stima della persona, perché impiega del tempo, delle energie per la preparazione ed è un momento di condivisione un momento anche intimo.
Stefano sono solita finire le mie chiacchierate con una domanda finale…dimmi qualcosa che non so?
Allora non credo di aver mai detto in un’intervista, che quando finisco un lavoro sono l’uomo più triste del mondo perché ho la sensazione di seppellire qualcuno, in questo caso il mio personaggio, Quando saluto il personaggio, sto male tutto il giorno, ho proprio un momento down. Ecco.
Stefano grazie mille per la tua cortesia, la disponibilità con la quale hai accettato di buon grado di chiacchierare con me, ora non mi resta che attendere di vederti nei tuoi prossimi lavori e di provare il formaggio al latte di mandorle.
a cura di Raffaela Anastasio © Riproduzione riservata