Pasqua e Pasquetta a casa con il nuovo Dpcm, grave situazione per food e ospitalità

Attesa per il nuovo Dpcm che dovrebbe entrare in vigore il 6 marzo e ed essere valido per un mese. Le nuove misure restrittive, secondo una analisi Coldiretti/Ixe’, bloccheranno i programmi di viaggio di un italiano su tre (32%) per vacanze, gite fuori porta o visite a parenti e amici.

Una decisione pesante che riguarda anche il primo lungo weekend primaverile di festa che rappresenta anche l’occasione – sottolinea la Coldiretti – per le consuete gite fuori porta di Pasqua e Pasquetta. Un appuntamento importante che segna tradizionalmente l’inizio della stagione per molti degli 24mila agriturismi italiani che sono stati duramente colpiti dall’emergenza covid con perdite che hanno raggiunto 1,2 miliardi di euro.

A rischio – sottolinea Coldiretti – c’è un sistema di servizi, ospitalità e agri ristorazione che può contare su 493319 posti a tavola e 285027 posti letto e che prima della pandemia poteva contare su un fatturato di 1,5 miliardi di euro grazie a poco più di 14 milioni di presenze, delle quali ben 8,2 milioni provenienti dall’estero.

Gli agriturismi, spesso situati in zone isolate in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse – sottolinea Coldiretti – i luoghi più sicuri perché è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche. “Le nostre aziende sono situate in aperta campagna nella massima sicurezza, rispettano tutte le prescrizioni sanitarie e come ulteriore impegno a garanzia di tutti abbiamo anche creato un vademecum interno per rafforzare le misure anti contagio” spiega il presidente di Terranostra Diego Scaramuzza nel sottolineare che “l’agriturismo è casa nostra e la sicurezza è quella che vogliamo per le nostre famiglie”.

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