Discorso di Draghi al Senato: ambiente e biodiversità ma poco cibo

Il discorso di Mario Draghi ieri in Senato ha toccato alcuni temi di cruciale importanza per l’agroalimentare quale ambiente e biodiversità, ma, secondo Slow Food e Coldiretti, e’ stato lacunoso su altri temi fondamentali per il comparto.  

Per Sloow Food Draghi ha evidenziato l’importanza della biodiversità, tema sul quale, da oltre trent’anni, l’organizzazione lavora con progetti concreti, come i Presìdi e l’Alleanza Slow Food dei cuochi, e ha riconosciuto che «lo spazio […] sottratto alla natura potrebbe essere stata una delle cause della trasmissione del virus dagli animali all’uomo». Ha accennato al dissesto idrogeologico, a cui Slow Food avrebbe aggiunto anche la drammatica perdita di suolo (e di fertilità dei suoli) cui è soggetto il nostro Paese. La consapevolezza della necessità di articolare il Piano nazionale di ripresa e resilienza attorno al tema della tutela ambientale espressa dal Presidente del Consiglio rappresenta, secondo Slow Food, il punto di partenza del processo di ripresa economica. Promettente, in questo senso, il richiamo di Mario Draghi all’agricoltura, alla bellezza dell’Italia basata su arte e paesaggio, all’importanza delle aree interne e di un turismo che non devasti il territorio.   

“Ci piacerebbe vedere tra i primi interventi del governo Draghi – commenta Slow Food – il tema che permette di leggere a 360° il sistema produttivo, economico, culturale e sociale in cui viviamo, una delle principali cause delle crisi climatica e ambientale, ma anche tra le prime soluzioni per risolverle. In questo primo discorso avremmo voluto sentir parlare anche di cibo e di chi il cibo lo produce e lo trasforma, di quelle migliaia di piccole aziende agricole che curano i territori e i paesaggi, che costituiscono il tessuto delle comunità italiane, dei piccoli borghi che quel turismo rispettoso non devasta ma nutre”.

“Si tratta di un argomento al centro degli ultimi impegni intrapresi dall’Unione europea – prosegue Slow Food – con le Strategie sulla Biodiversità e Farm to Fork, che può permettere di lavorare da una prospettiva univoca sui 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, che riunisce l’impegno dei giovani e delle donne, la tutela del paesaggio e il sostegno alle piccole economie. Se è vero che «ogni spreco oggi è un torto che facciamo alle prossime generazioni, una sottrazione dei loro diritti», allora è dal cibo che ogni giorno consumiamo, dall’armonia con le risorse naturali con cui viene prodotto, dai diritti di chi lo produce e dalle garanzie per i consumatori che, secondo Slow Food, si deve partire.  

Anche Coldiretti, pur esprimendo apprezzamento per la relazione del presidente del Consiglio Mario Draghi al Senato e dicendosi disponibile a collaborare per lo sviluppo dell’agricoltura italiana, sostiene, per bocca del suo presidente Ettore Prandini che: “L’allarme globale provocato dal Coronavirus con i prezzi dei prodotti alimentari di base che secondo la Fao hanno raggiunto a livello mondiale il massimo da quasi sette anni, ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico rappresentato dal cibo e dalle necessarie garanzie di qualità e sicurezza ma anche le fragilità presenti in Italia sulle quali occorre intervenire per difendere la sovranità alimentare, ridurre la dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento in un momento di grandi tensioni internazionali e creare un milione di posti di lavoro green entro i prossimi 10 anni con una decisa svolta dell’agricoltura verso la rivoluzione verde”.   .

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