L’aumento dei massimali degli aiuti di stato da 100mila a 225mila euro per le imprese agricole è importante per garantire sostegni adeguati alle aziende colpite dall’emergenza Covid e non vanificare le misure future di cui il Paese ha bisogno anche nell’agroalimentare. E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, che aveva sollecitato l’adeguamento, nel commentare l’adozione da parte della Commissione Europea dell’estensione del Quadro temporaneo sugli aiuti di Stato fino a fine 2021.
Dall’esecutivo Ue è arrivato il via libera – continua la Coldiretti – anche all’aumento dei massimali a 270mila euro per le imprese attive nella pesca e acquacoltura e a 1,8 milioni di euro per le imprese di altri settori a partire da quelle alimentari.
Coldiretti nelle scorse settimane aveva denunciato il rischio che i limiti di intervento fissati al framework temporaneo Ue degli aiuti di Stato pesassero sulla ripresa dell’economia e delle imprese duramente provate dalla pandemia.
Di fronte ad una situazione del tutto eccezionale – ha spiegato Prandini – c’è l’esigenza di una maggiore flessibilità per evitare di penalizzare le imprese e gli investimenti privati necessari per la tenuta economica ed occupazionale del Paese, anche notificando aiuti di stato presenti e futuri al di fuori del cosiddetto temporary framework, come fatto recentemente dalla Germania per oltre12 miliardi di euro.
In un momento in cui, con l’emergenza Covid il cibo ha dimostrato tutta la sua strategicità – ha concluso Prandini – è importante investire su settore chiave per la sicurezza e la sovranità alimentare per difendere l’Italia dalle turbolenze provocate dalla pandemia che ha scatenato corse agli accaparramenti e guerre commerciali con tensioni e nuove povertà.
Fonte: ufficio stampa Coldiretti