Aumento del 10% delle vendite di gelato a causa dell’insolito caldo

Il caldo anomalo spinge il consumo di gelato per difendersi dall’afa e non arrendersi all’arrivo dell’autunno, con un aumento del 10% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E’ quanto emerge da una stima della Coldiretti sugli effetti delle temperature praticamente estive dopo un settembre che si posiziona come il secondo più caldo mai osservato con una temperatura media superiore di 3,1 gradi la media climatica del periodo 1991-2020 secondo gli esperti dell’Osservatorio geofisico modenese Unimore.

Un aumento spinto anche dalla presenza dei turisti sulle spiagge e nelle città d’arte con circa 1,1 milioni di italiani che con il sole hanno deciso di trascorrere almeno qualche giorno di vacanza a ottobre, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’.

Le gelaterie tornano ad affollarsi e oltre ai gusti classici, come la nocciola e il pistacchio si registra un nuovo interesse nei confronti dei gusti a base di frutta mentre al contempo si ricercano anche sapori nuovi come il caramello salato, il cioccolato al latte di bufala o ricotta salata

Negli ultimi anni si è registrato un vero e proprio boom delle agrigelaterie artigianali che garantiscono la provenienza della materia prima dalla stalla alla coppetta con gusti che vanno dal latte di asina a quello di capra fino alla bufala ma quest’anno è arrivato anche quello di latte di pecora. Una spinta che ha favorito la creatività nella scelta di ingredienti che valorizzano i primati di varietà e qualità della produzione agroalimentare nazionale, dal gusto di basilico fino al prosecco.

Nelle agrigelaterie – conclude la Coldiretti – è particolarmente curata la selezione degli ingredienti, dal latte alla frutta, che sono rigorosamente freschi con gusti a “chilometri zero” perché ottenuti da prodotti locali che non devono essere trasportati con mezzi che sprecano energia ed inquinano l’ambiente.

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