La percezione dell’ortofrutta italiana all’estero: parlano Lollobrigida, Carloni e Ferrara

Nella foto (da sinistra), il Ministro Lollobrigida, Il Presidente di Edamus Emilio Ferrara, il Presidente di Italia Ortofrutta Gennaro Velardo e l’Onorevole Carloni

Il nostro giornale ha chiesto a due illustri esponenti delle istituzioni italiane con incarichi in materia agroalimentare, durante la loro visita della collettiva Italian Fruit Village, organizzata dal consorzio Edamus in occasione del Fruit Attraction di Madrid, di tracciare un quadro della percezione dell’agroalimentare italiano all’estero. A conclusione Emilio Ferrara, Presidente del Consorzio Edamus, fa un bilancio della fiera madrilena.

FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – Ministro dell’agricoltura, sovranità alimentare e delle foreste
In questo momento storico come è percepito all’estero l’agroalimentare italiano ed in particolare il settore ortofrutticolo?
La presenza del più del 10% degli standisti italiani nell’ambito di Fruit Attraction a Madrid dimostra che c’è mercato per i prodotti italiani che nel mondo vengono associati alla qualità. È risaputo infatti che ciò che noi produciamo segue le massime garanzie di sicurezza, di sostenibilità ambientale e sociale. La nostra sfida consiste nel riuscire a mantenere alti standard di qualità. Ciò comporta dei costi aggiuntivi ma se ne traggono sicuramente benefici in termini di benessere e di salvaguardia del pianeta.

Il Presidente di Edamus Emilio Ferrara (a sinistra), con il Ministro Lollobrigida (al centro)

MIRCO CARLONI – Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati
In questo momento storico come è percepito all’estero l’agroalimentare italiano ed in particolare il settore ortofrutticolo?
Ho l’impressione che all’estero siano visti come un modello da seguire, ne ho avuto proprio certezza incontrando il Presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Tedesco il quale mi parlava della forza del nostro modello ortofrutticolo sul loro mercato. Il settore ortofrutticolo è un mondo ancora da scoprire, si punta allo sviluppo di tecniche di produzione che permettano di ridurre i consumi ed a programmare una logistica competitiva.

EMILIO FERRARA, Presidente EDAMUS
Secondo Lei l’edizione 2023 di Fruit Attraction ha raggiunto i risultati sperati?
Dei 15 anni di questa fiera quello attuale è sicuramente l’anno della svolta per il numero di espositori, per le superfici impegnate e per il numero di visitatori professionali che sono raddoppiati rispetto all’ultima edizione. Con il Consorzio Edamus abbiamo riproposto la partecipazione con il format dell’Italian Fruit Village, seppur sotto le insegne dell’Istituto per il Commercio Estero, e abbiamo avuto una partecipazione significativa di aziende, sedici organizzazioni di produttori.

Emilio Ferrara con lo staff Edamus

Per quanto riguarda le attività svolte in fiera – continua Ferrara -, c’è stata una buona interlocuzione con l’ICE ed il suo presidente, Matteo Zoppas, che è stato con noi per tutta l’edizione ed ha voluto conoscere ciascuna delle aziende. Con noi sono stati anche l’ambasciatore d’Italia a Madrid, Giuseppe Buccino Grimaldi, il presidente della Commissione Agricoltura della Camera, Mirco Carloni, ed anche ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, con il quale abbiamo discusso di vari aspetti e prospettive come del sistema fieristico in Italia. Le imprese italiane sono le più forti produttrici di ortofrutta in Europa ma hanno un sistema fieristico più debole quindi si è iniziato ad immaginare una serie di attività e suggerimenti che possano aiutarci a superare il limite presente. Si è discusso anche dei futuri appuntamenti che avremo come Italian Fruit Village, a partire da febbraio 2024, con il Fruit Logistica di Berlino fino ad arrivare alla manifestazione dedicata alla dieta mediterranea che si terrà a maggio 2024 a Paestum.

A cura di Benedetta Avagliano, Paolo Ferrara, e Veronica Tavarone

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