Anche il mondo vitivinicolo in campo contro il cambiamento climatico

Con il progetto AGEBA – recupero e valorizzazione del germoplasma antico di Barbera per l’adattamento al cambio climatico”., del quale è capofila il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, il mondo vitivinicolo cerca di dare una risposta concreta al cambiamento climatico. Esso rappresenta anche un percorso di scoperta della “Barbera del futuro”. Lo scopo finale della ricerca, infatti, è l’individuazione di ceppi di Barbera particolarmente resistenti al riscaldamento globale ed esenti dalle principali virosi, dalla flavescenza dorata e dal legno nero. Una volta individuati tali ceppi è stato dunque possibile procedere con il recupero del patrimonio genetico.

Nel corso della ricerca sono stati individuati singoli ceppi di Barbera presenti in vecchi vigneti messi a dimora nel periodo di preselezione clonale portatori di caratteri presumibilmente utili” dichiara il presidente Vitaliano Maccariosono stati poi analizzati gli impatti che le alte, e a volte estreme, temperature del periodo estivo avevano su questi vitigni. Accanto a questo lavoro principale sono stati testati trattamenti fogliari con biostimolanti a base di idrolizzati proteici di origine vegetale nei momenti di maggiore stress termico e idrico della pianta, al fine di mitigarne gli effetti negativi dello stress. Un’ulteriore prova con la tecnica della potatura tardiva al fine di posticipare il germogliamento della vite e, di conseguenza, ridurre il rischio di incorrere in danni dovuti alle gelate primaverili e di ritardare la maturazione dell’uva.”

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