Mangiare vegano riduce l’inquinamento e lo sfruttamento di acqua

Il primo novembre è stato celebrato il World Vegan Day, un giorno interamente dedicato alla cucina vegana. Un modo inoltre per sensibilizzare la popolazione sulla genuinità e la sostenibilità della cucina vegana che con l’utilizzo di prodotti vegetali a basso impatto energetico porta ad avere un risparmio di 22.000.000 tonnellate di CO2, più delle emissioni annuali della Bolivia, e di 6,5 miliardi di m3 di acqua, ​ pari all’acqua di 2.600 piscine olimpioniche. La cucina vegana, quindi, oltre a puntare al discorso etico degli allevamenti intensivi spinge anche a ridurre l’inquinamento e ridurre lo sfruttamento di materie prime.

È questa la stima calcolata da Essere Animali. Sono dati, questi, che ​ sottolineano ulteriormente come quello veg sia uno stile alimentare e di vita, salutare, sostenibile e a basso impatto ambientale. Sempre più apprezzato anche nel nostro Paese.  A dimostrarlo sono le evidenze che Deliveroo rende note oggi, per celebrare insieme ad Essere Animali, la giornata dedicata all’universo vegano.

La piattaforma leader nell’online food delivery, che conta oltre 3.000 ristoranti da cui poter ordinare specialità veg, ha registrato nel terzo trimestre 2022 un incremento di ordini veg del 52% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le specialità vegane più ordinate sulla App? In prima posizione i burger, davanti a nuggets e tacos. Seguono poke, noodles, gelati, wrap, ricette a base di tofu, hummus e croissant. A livello geografico, – nella speciale classifica delle “città veg-oriented”, ​ calcolata considerando gli ordini di specialità veg sul totale degli ordini – in testa si posiziona Merano (BZ), seguita da Castelletto Ticino (PV) e Lecco. Al quarto posto Livorno davanti a Verona. Seguono Ancona, Lugo di Romagna (RA), Desenzano del Garda (BS), Lodi e Frosinone.

a cura della redazione © Riproduzione riservata

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