A rischio chiusura migliaia di aziende agricole

azienda agricola

Il 16 ottobre ricorre la Giornata mondiale dell’Alimentazione, data di nascita della Fao e, per l’occasione, Cia-Agricoltori Italiani interviene sul rischio di chiusura di migliaia di aziende agricole a causa dell’aumento dei costi produttivi e delle bollette. La conseguenza sarà una pericolosa riduzione degli approvvigionamenti di cibo, che metteranno in ginocchio i cittadini ed il settore primario. Per questo Cia richiede un intervento significativo al nuovo Governo affinché i gravi rincari subiti da aziende e famiglie, possano essere contenuti per ristabilire equilibrio sul mercato.

Dunque, non c’è tempo da perdere contro l’avanzare prepotente di un’ennesima emergenza e il nuovo Governo dovrà dare assoluta priorità alla definizione di misure efficaci e immediate per risollevare le imprese del settore, schiacciate dal continuo rialzo dei costi produttivi, a partire da quelli dell’energia spinti dal prezzo del gas, aumentato dell’800% in un anno.

Allo stesso tempo occorre ridare fiducia ai cittadini, sostenendo e rilanciando i consumi. I prezzi dei beni alimentari cresciuti dell’11,5% sullo scaffale del supermercato, senza tra l’altro alcun vantaggio per gli agricoltori, stanno erodendo sempre di più il potere d’acquisto delle famiglie italiane e accrescendo il pericolo diffuso di indigenza e povertà, che ha già raggiunto in Italia 5,6 milioni di persone.

Se tutto ciò non bastasse a minacciare la sicurezza alimentare anche lo spettro dell’etichettatura Nutriscore, sistema ambiguo che non informa, ma condiziona le scelte dei consumatori, assegnando il bollino rosso a prodotti tipici della nostra Dieta Mediterranea, già patrimonio Unesco, come l’olio extravergine di oliva e il Parmigiano Reggiano, colpendo, così, il valore dell’agroalimentare Made in Italy di qualità.

a cura della redazione © Riproduzione riservata

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