Settore agroalimentare in crescita nel rapporto CREAgritrend

Il settore agroalimentare, nel primo trimestre del 2022, conferma una crescita economica del +6,2% anche grazie ad un aumento del valore aggiunto di agricoltura dello 0,7% e dell’industria (4,8%). Sono in crescita anche import ed export, con importanti risultati per i vini che segnano un +18% per le esportazioni, e oltre il 55% di cereali per le importazioni. Questi i dati pubblicati da CREAgritrend, il bollettino trimestrale messo a punto dal CREA, con il suo Centro di Ricerca Politiche e Bioeconomia.

Si tratta di un quadro legato alla domanda interna con la diminuzione dei consumi nazionali (-0,6%) e l’aumento degli investimenti fissi lordi (+3,9%)

La spesa delle famiglie diminuisce rispetto al trimestre precedente dello 0,9% (+2,7% e del 2,4%, per beni durevoli e semidurevoli e contrazione consumi beni non durevoli e quelli connessi ai servizi). Buona la ripresa anche del comparto occupazionale rispetto al IV trimetre 2021, in particolare le ore lavorate (+1,5%) e le unità di lavoro (+1,7%)

Rispetto allo stesso periodo del 2021, fra gennaio e marzo 2022, si è verificato un aumento sia dell’indice della produzione che di quello del fatturato: per l’industria alimentare rispettivamente +2,2% (con picco a marzo) e +16% nel complesso (e +21% sui mercati esteri); per l’industria delle bevande rispettivamente +12% (con un picco di 19% a febbraio) e +19% nel complesso (e +28% sui mercati esteri).

Le esportazioni agroalimentari nel I trimestre 2022 hanno superato i 13,8 miliardi di euro e, rispetto allo stesso periodo del 2021, crescono del +19%, confermando l’ottimo andamento rilevato nei trimestri precedenti, in particolare verso Regno Unito (+28%), Paesi Bassi, Polonia e Germania (+9%)

In aumento anche le importazioni (+33,2% rispetto al medesimo trimestre 2021, che aveva registrato già un +24,5%), con il Brasile (+48%) come principale fornitore, seguito da Spagna e Paesi Passi (oltre il 30%) fino ad arrivare a Ungheria (+12%)

Tra i prodotti maggiormente esportati sono presenti i derivati dei cereali, i prodotti lattiero-caseari, prodotti dolciari e oli e grassi. Sul fronte delle importazioni si segnala anche la crescita del gruppo “cacao, caffè, tè e spezie”, del 27% di “oli e grassi” e di prodotti ittici, lattiero-caseari e carni.

Gli effetti della crisi russo-ucraina sono visibili già nel mese di marzo, con il calo dell’import agroalimentare dall’Ucraina (-13% rispetto a marzo 2021) e dell’export verso la Russia (-oltre il 30%).

Sentiment analysis 2022: i dati raccolti su twitter tra il 22 marzo e il 12 giugno – periodo caratterizzato da una ripartenza economica e sociale molto significativa, essendo venute meno la maggior parte delle limitazioni imposte dalla pandemia – evidenziano un lieve aumento (+0,4%) del clima di fiducia nei confronti del settore, con una prevalenza dei giudizi positivi e molto positivi (66,2%) rispetto ai negativi e molto negativi (31,5%).

a cura della redazione © Riproduzione riservata

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