Frutta danneggiata dal caldo, ma rimango alti i suoi consumi

La frutta sta subendo un duro colpo a causa dell’eccessivo caldo che sta avvolgendo il nostro Paese, arrivando a un -15%. Questo dato emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti della bolla di calore che porta i campi ad essere assediati dalla siccità da Nord a Sud. Uno scenario drammatico, con angurie e meloni scottati dal caldo in Veneto, pere e albicocche rovinate nel Ferrarese, giovani ulivi in stress idrico e un elenco potrebbe continuare. Ma la frutta, insieme alla verdura, risulta essere l’alimento maggiormente presente sulle tavole degli italiani. Le temperature oltre i 40 gradi, infatti, portano a un maggiore consumo dei prodotti di stagione, con un aumento medio negli ultimi sette giorni del +20%.


Dove è possibile in alcune aree del Paese gli agricoltori, per contrastare la siccità, sono ricorsi alle irrigazioni di soccorso per salvare le coltivazioni più in sofferenza, anche se in alcune zone gli agricoltori si ritrovano sugli alberi la frutta addirittura cotta dal sole e dalla bolla di aria torrida. 

Una situazione che fa salire a tre miliardi il conto dei danni provocati nel 2022 all’agricoltura italiana dalla siccità e dall’eccezionale ondata di calore dopo che l’anno scorso a causa di eventi estremi l’Italia aveva già detto addio a 1 frutto su 4 della propria produzione nazionale. 

Siamo di fronte anche in Italia alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione con il rapido e traumatico passaggio dal maltempo al caldo africano con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense.

Rileggendo i dati precedentemente indicati, è chiaro che l’ortofrutta è la prima voce di spesa degli italiani per una media di quasi 108 euro al mese, per un quantitativo totale di circa 5,9 milioni di tonnellate lo scorso anno. 

Frutta e verdura sono alimenti che soddisfano molteplici esigenze del corpo: nutrono, dissetano, reintegrano i sali minerali persi con il sudore, riforniscono di vitamine, mantengono in efficienza l’apparato intestinale con il loro apporto di fibre e si oppongono all’azione dei radicali liberi prodotti nell’organismo dall’esposizione al sole, nel modo più naturale ed appetitoso possibile.

Inoltre, il settore ortofrutticolo nazionale garantisce all’Italia 440mila posti di lavoro, pari al 40% del totale in agricoltura, con un fatturato di 15 miliardi di euro all’anno tra fresco e trasformato, pari al 25%della produzione agricola totale, grazie all’attività di oltre 300mila aziende agricole su più di un milione di ettari coltivati in Italia e vanta ben 113 prodotti ortofrutticoli Dop e Igp

Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti, afferma: “Per difendere il patrimonio ortofrutticolo italiano è necessario intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con interventi immediati e strutturali per programmare il futuro”.

Ettore Prandini continua il suo intervento e sottolinea che è necessario avviare al più presto “il grande piano nazionale per gli invasi che Coldiretti propone da tempo per recuperare e riutilizzare fino al 50% dell’acqua piovana contro l’11% attuale evitando così situazioni di crisi come quella che stiamo soffrendo anche quest’anno”.​

a cura della redazione © Riproduzione riservata

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