Guerra e rischio povertà: per Confagricoltura bisogna rivedere la PAC

I leader della Banca mondiale, del Programma alimentare della FAO, del Fondo monetario internazionale (FMI) e dell’Organizzazione mondiale del commercio (WTO) hanno redatto un documento congiunto per prevenire il rischio di denutrizione e povertà per milioni di persone. Situazione aggravata dagli sviluppi della guerra nell’est Europa. Il Fondo monetario internazionale, in particolare, ha rivisto al ribasso le previsioni relative alla crescita economica su scala globale per quest’anno e per il 2023, sostenendo inoltre che, a causa della guerra in corso, sono attesi danni pesanti per i Paesi che più dipendono da Ucraina e Federazione Russa per le forniture di cereali e energia. Le vendite all’estero di grano e orzo dei due Paesi incidono per il 30% sul totale delle esportazioni mondiali – evidenzia Confagricoltura – E l’Ucraina è il quarto esportatore mondiale di mais, i cui futures alla borsa di Chicago hanno raggiunto il livello più alto dal 2012.

“E’ indispensabile fornire un sostegno urgente e coordinato ai Paesi in situazione di insicurezza alimentare”: è questa la richiesta congiunta che è stata indirizzata alla comunità internazionale – fa sapere Confagricoltura – dai leader della Banca mondiale, del Programma alimentare della FAO, del Fondo monetario internazionale (FMI) e dell’Organizzazione mondiale del commercio (WTO).

“Alla luce di questi scenari, c’è da chiedersi se il nuovo corso della PAC sia adeguato alle sfide alle quali l’Unione europea è chiamata a rispondere – dichiara il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti Il potenziale produttivo dell’agricoltura europea, che è tra i più avanzati al mondo, e la competitività delle imprese che producono per il mercato vanno salvaguardati”.

“Va anche ricordato che i capi di Stato e di governo della UE hanno preso posizione a favore della riduzione della dipendenza dalle importazioni di prodotti agricoli chiave e hanno chiesto alla Commissione di affrontare la questione della sicurezza alimentare globale”.

a cura della redazione © Riproduzione riservata

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