L’emergenza idrica nell’agricoltura: un rischio per 3,2 miliardi di persone

L’emergenza idrica, legata al suo utilizzo in agricoltura, è l’argomento del nuovo report dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) dove si mette in evidenza un peggioramento dello stato delle risorse idriche, dei suoli e dei territori. Dal rapporto si evince che il degrado del suolo dovuto alle attività umane interessa 1.660 milioni di ettari e più del 95% del cibo è prodotto su suoli agricoli, nel primo ventennio del nuovo millennio l’uso procapite del suolo è diminuito del 20% e la scarsità di risorse idriche rischia di non garantire la sicurezza alimentare a 3,2 miliardi di persone.

“Al giorno d’oggi gli ecosistemi terrestri, acquatici e del suolo sono soggetti a pressioni intense e molti hanno già raggiunto un livello critico di stress,” scrive il Direttore Generale della FAO, QU Dongyu, nella prefazione al rapporto di sintesi dal titolo “Stato delle risorse idriche e del suolo del pianeta per l’alimentazione e l’agricoltura: sistemi a un punto di rottura” (SOLAW 2021). “Date tali premesse, è evidente che in futuro la sicurezza alimentare dipenderà dalla nostra capacità di salvaguardare le risorse terrestri, idriche e del suolo.”

In una dichiarazione rilasciata in occasione della pubblicazione del rapporto, il Direttore Generale ha affermato che “gli attuali modelli di produzione agroalimentare si sono rivelati non sostenibili”, aggiungendo che, tuttavia, “i sistemi agroalimentari possono rivestire un ruolo fondamentale, alleviando tali pressioni e contribuendo positivamente al conseguimento degli obiettivi in materia di clima e di sviluppo”.

Stando al rapporto, se si continuasse sulla rotta attuale, l’aumento del 50 percento della produzione di cibo necessario a sfamare la popolazione mondiale potrebbe comportare un incremento fino al 35 percento del consumo di acqua per scopi agricoli. Ciò a sua volta potrebbe causare disastri ambientali, inasprire la concorrenza per lo sfruttamento delle risorse e alimentare nuove crisi e conflitti sociali.

Le soluzioni disponibili

A fronte di una limitata superficie di terra coltivabile e della scarsità delle risorse di acqua dolce, intensificare il ricorso alle tecnologie e all’innovazione è di vitale importanza. Occorre innanzitutto potenziare l’architettura digitale necessaria a fornire dati e informazioni essenziali e soluzioni per l’agricoltura basate sulla scienza, che sfruttino pienamente le tecnologie digitali e risultino neutrali dal punto di vista climatico.

La governance dei suoli e delle risorse idriche deve essere più inclusiva e flessibile, adatta a offrire benefici a milioni di piccoli agricoltori, donne, giovani e popolazioni indigene. Sono queste, infatti, le categorie di persone più vulnerabili ai pericoli climatici e ad altri rischi socioeconomici, e che, pertanto, sono esposte a una maggiore insicurezza alimentare. È necessaria una pianificazione più integrata a tutti i livelli e gli investimenti nel settore agricolo devono essere reindirizzati in modo che generino vantaggi sul piano sociale e ambientale.

Suoli, terreni e risorse idriche sostenibili sono alla base di sistemi agroalimentari resilienti. Ne consegue che l’uso sostenibile di tali risorse è indispensabile per raggiungere gli obiettivi di mitigazione dei cambiamenti climatici e di adattamento agli stessi.  Per esempio, sarebbe sufficiente garantire un uso assennato dei suoli per sequestrare fino a un terzo delle emissioni di gas a effetto serra dai terreni agricoli.

Le attività della FAO in favore del suolo e delle risorse idriche

La FAO opera per promuovere approcci coerenti a una gestione sostenibile dei suoli, dei terreni e delle acque al fine di garantire cibo a sufficienza per sfamare una popolazione in crescita. Tra questi si annoverano la sicurezza alimentare; la salute e la nutrizione umana; la qualità delle acque e la governance e gestione dei sistemi di produzione alimentare; l’erogazione di servizi ecosistemici agricoli essenziali e la conservazione della biodiversità; e la mitigazione dei cambiamenti climatici e l’adattamento agli stessi.

Avvalendosi di partenariati, progetti e studi nonché della  condivisione di informazioni, la FAO concorre a  migliorare la comprensione delle relazioni biofisiche e socioeconomiche esistenti tra le risorse idriche e le risorse del suolo. Tali conoscenze sono fondamentali per migliorare la produzione, l’alimentazione e l’ambiente e assicurare a tutti una vita migliore. L’approccio della FAO aiuta a sensibilizzare l’opinione pubblica verso il degrado delle risorse causato da pratiche agricole improprie, come il disboscamento. Promuove inoltre un uso avveduto delle risorse idriche, dell’innovazione e delle tecnologie, con particolare riguardo per le zone in cui l’acqua scarseggia.

La FAO sta cercando di portare maggior coerenza nelle politiche e negli studi di ricerca volti a contrastare i cambiamenti climatici e a proteggere il sistema di produzione primaria da cui dipende buona parte della nostra alimentazione. Con i suoi pacchetti di attrezzature, le sue risorse digitali e i suoi sistemi informatici in tempo reale essa sostiene governi, agricoltori e utenti nell’elaborazione di strumenti legali e politiche finanziarie e nella fornitura di risorse tecniche per migliorare la gestione della terra, del suolo e delle risorse idriche. 

a cura della redazione © Riproduzione riservata

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