In estate gli italiani hanno scelto il cibo a km 0

Si sa, l’Italia è la casa del cibo. Del buon cibo. Ed allora, per gli italiani, diventa quasi scontato approfittare di tutte le bontà che offre il belpaese. La conferma è arrivata nel corso dell’estate quando quasi quattro italiani su cinque (78%) durante le proprie vacanze hanno deciso di provare i prodotti tipici a chilometro zero del posto. Un modo per scoprire ancora meglio le realtà enogastronomiche del luogo che hanno visitato.

Questo è quanto emerge da una analisi stilata da Coldiretti/Ixè per l’estate 2021, un’analisi dalla quale si evidenzia che appena il 15% dei vacanzieri ha ricercato anche in villeggiatura i sapori di casa propria, una netta minoranza (5%) si è affidata invece alla cucina internazionale, mentre solo il 2% ha voluto provare altre esperienze.

Il cibo rappresenta non a caso per quasi il 22% degli italiani – sottolinea la Coldiretti – la principale motivazione di scelta del luogo di villeggiatura, mentre per un altro 56% costituisce uno dei criteri su cui basare la propria preferenza. Solo un 4% dichiara di non prenderlo per niente in esame. La ricerca dei prodotti tipici è diventato un ingrediente irrinunciabile delle vacanze in un Paese come l’Italia che è leader mondiale del turismo enogastronomico con 316 specialità ad indicazione geografica riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, 5266 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la Penisola, la leadership nel biologico con oltre 80mila operatori biologici e la più grande rete mondiale di mercati di agricoltori e fattorie con Campagna Amica (www.campagnamica.it).

Quasi sei italiani su dieci (59%) in vacanza in Italia al mare, in montagna o nel verde durante l’estate 2021 hanno infatti scelto di visitare frantoi, malghe, cantine, aziende, agriturismi o mercati degli agricoltori per acquistare prodotti locali direttamente dai produttori, ottimizzare il rapporto prezzo/qualità e portarsi a casa un pezzo di storia della tradizione italiana a tavola.

Il risultato è che il cibo nel tempo del Covid è diventato la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Italia – conclude la Coldiretti – con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche.

a cura della redazione © Riproduzione riservata

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