Arriva in ritardo la ciliegia sui banchi dell’ortofrutta

Quest’anno i primi raccolti della ciliegia sono arrivati sui banchi di negozi, mercati e supermercati con circa 10 giorni di ritardo per effetto dell’andamento climatico anomalo, con il maltempo che ha causato la perdita, secondo una stima Coldiretti, di una ciliegia Made in Italy su quattro ed una produzione nazionale complessiva attorno a gli 80 milioni di chili, il 25% in meno.

L’Italia è il principale produttore di ciliegie dell’Unione Europea con quasi 30mila ettari coltivati situati per il 62% in Puglia, seguita da Campania, Emilia-Romagna, Veneto e Lazio.

Per i prossimi tre mesi – sottolinea la Coldiretti – sarà possibile consumare ciliegie nostrane con la raccolta che è già iniziata in Puglia per poi risalire lungo lo stivale con le produzioni di Vignola, a seguire il Veneto, fino alle raccolte più tardive di fine luglio nelle vallate del Trentino Alto Adige.

Nel 2020 l’Italia – rileva la Coldiretti – ha importato oltre 14 milioni di chili di ciliegie di cui oltre la metà dalla Grecia e il resto dalla Spagna e dalla Turchia e per questo il consiglio della Coldiretti per essere certi di acquistare prodotto italiano occorre verificare l’etichetta nei cartellini o sugli scaffali deve essere obbligatoriamente indicata l’origine.

Le ciliegie – continua la Coldiretti – grazie al loro sapore dolce e intenso, ottengono grande successo sia da parte degli adulti che dei bambini ma possiedono anche proprietà benefiche per l’organismo prima fra tutte quella antinvecchiamento poiché contengono moltissimi flavonoidi (polifenoli), sostanze antiossidanti che contrastano i radicali liberi, rallentano il processo di invecchiamento cellulare. I flavonoidi presenti, specialmente gli antociani, le rendono peraltro un ottimo rimedio antidolorifico, con effetto simile a quella dell’aspirina, ma senza gli effetti collaterali di questa.

Le ciliegie sono uno dei frutti con meno calorie – aggiunge Coldiretti – e contengono vitamina A, vitamina C e vitamine del gruppo B. Sono inoltre una fonte da non sottovalutare di sali minerali, come ferro, calcio, magnesio, potassio e zolfo. Presentano, inoltre, oligoelementi importanti, con particolare riferimento a rame, zinco, manganese e cobalto. Le ciliegie contengono infine melatonina, un ormone che favorisce il sonno in condizioni quanto più fisiologiche possibili. Studi avviati nell’ambito dell’Università del Texas Health Sciences Center a San Antonio attestano che il consumo di questi frutti – conclude la Coldiretti – aiuta infatti a contrastare attivamente l’Insonnia.

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