L’attore Paolo Ruffini parla del suo rapporto con il cibo

Paolo Ruffini, intervenuto come ospite d’onore a Cinefrutta, il concorso per cortometraggi sulla sana alimentazione rivolto agli studenti delle scuole medie e superiori promosso dalle Op Alma Seges, AOA e Terra Orti, ha parlato del suo rapporto con il cibo: “Sono onnivoro ho questo vizio: sto molto a tavola. Per me il convivio è molto importante. Non sono una persona che si può staccare da tavola e quindi ahimè rispetto alla mia linea ci sono delle difficoltà perché mi piace molto mangiare. Non ho vizi, non fumo, ma mi piace molto mangiare e bere del buon vino”.

I GIOVANI E IL VINO
Secondo Paolo Ruffini “una operazione intelligente che si potrebbe fare è raccontare ai ragazzi che il vino è un alimento che comunque si distingue da tanto altro che possono bere in una discoteca. Credo che anche rispetto a tanti produttori del nostro paese che producono vini, questa sarebbe una cosa intelligente da fare”.

IL CIBO RICORDA LA BELLEZZA E LA FAMIGLIA
“Io credo nella memoria somatologica – prosegue l’attore – credo che un sapore sia legato ad un’emozione e che quindi ci riporti a quel senso di bontà. Io se assaggio di ravioli al pomodoro, mi ricordano la mia zia. Se assaggio degli spaghetti alle vongole, mi ricordo come li faceva mia mamma e faccio il noioso dicendo che ci vorrebbe un po’ più di peperoncino. Tutte quelle cose ci riportano alla bellezza anche della famiglia. Tutti noi abbiamo avuto delle nonne o delle zie che ci dicevano: mangia, mangia, mangia…oh Paolo e come ti vedo sciupato, mangia, mangia. Ecco questo senso di abbondanza secondo me è qualcosa che ha anche a che fare con la bellezza. Per me il cibo è profondamente legato all’amore di chi lo fa, di chi lo cucina, di chi lo mette a tavola e di chi ha voglia di far star bene chi deve mangiarlo”.

I BAMBINI DISUBBIDIENTI A TAVOLA HANNO BISOGNO DI UNA ‘CAREZZA DI CIOCCOLATO’
Per Ruffini “un bambino disubbidiente o un bambino vivace in realtà chiede soltanto una carezza. Per questo i bambini di 4 anni si calmano quando tu gli ai un po’ di cioccolata, perché sono dei sostitutivi delle carezze. Quando ai bambini non si dà una carezza ma si dà uno scappellotto, a volte si ottiene l’effetto contrario. Il cibo molto spesso è una carezza che riesce a incentivare la sensibilità di ognuno di noi”.

LA FAME SUL SET
“Se c’è una cosa che io nella vita non sopporto è avere fame – dice l’attore toscano -. Sai il languorino? Per me è il nemico numero uno. Io non devo mai arrivare nella condizione di avere fame e quindi purtroppo cerco di avere degli snack. La cosa che mangio di più è la banana perché è velocissima: sono tre bocconi semplici che però ti sfamano. Mi piace anche la frutta esotica, ultimamente mi sto appassionando. Il mio nutrizionista mi ha detto che devo mangiare un po’ più di kiwi perché agevolano il transito intestinale, sono un ammiratore del cocomero, mi piacciono molto le mele e le pere ma faccio fatica a sbucciale e quindi mi viene un po’ più di resistenza a mangiarle. Mi piacciono molto anche i frullati: credo che i modi di assumere la frutta siano molto svariati. Io suggerisco sempre di intercettare la materia prima: sono andato una volta in un ristorante in campagna ed ho ordinato accanto ad un secondo di carne un’insalata come contorno. Quell’insalata era di una bontà assoluta. Mangiare un frutto o una verdura vera, dal sapore originale, è un qualcosa di magico”.

a cura della redazione © Riproduzione riservata

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