Preservare frutta e verdura con l’acacia: un’idea dalla Tanzania

Foglie di Acacia

Come è possibile mantenere fresca la frutta e la verdura in luoghi in cui non c’è frigorifero e spesso nemmeno l’elettricità? A questa domanda sta dando risposta in Tanzania l’azienda di Araika Mkulo (Forever Food), tra le cinque idee innovative sponsorizzate dal programma Innovation Accelerator dell’Organizzazione Mondiale dell’Alimentazione (WFP) che mira ad affrontare le sfide della sicurezza alimentare nelle aree urbane.

La soluzione proviene dall’albero di acacia: “Prendiamo la gomma dall’albero di acacia che è autoctono qui in Tanzania e la portiamo in laboratorio per trasformarla in una forma liquida e poi la confezioniamo. Tutti gli ingredienti sono sicuri da consumare, di origine naturale e privi di sostanze chimiche “, ha detto Mkulo in un’intervista a The Citizen. Questa soluzione può prolungare la durata di conservazione fino a 20 giorni.

I vantaggi sono straordinari. Estendendo la durata di conservazione, si riducono le quantità di rifiuti organici generati in città e anche l’energia utilizzata nelle famiglie dalla refrigerazione ridotta.

Si ridurrebbero le perdite post-raccolta dei prodotti alimentari poiché la maggior parte dei tanzaniani non possiede frigoriferi. Si stima che dal 18 al 32 per cento della frutta e della verdura in Tanzania si deteriorino prima di arrivare a un piatto.

Inoltre, si eviterebbero i problemi sanitari legati a prodotti alimentari avariati.

Tutti risultati che migliorerebbero il potere di acquisto dei cittadini.

“Questa soluzione non solo prolungherà la durata di conservazione di frutta e verdura, ma preserverà anche il loro valore nutritivo. Quindi, i residenti della città possono avere quel prodotto nutriente per un periodo più lungo “, ha detto.

In Tanzania, ma in Africa in generale, la rapida crescita della popolazione crea nuove sfide alla sicurezza alimentare e alla nutrizione nelle aree urbane, poiché cinque milioni di persone potrebbero non essere in grado di accedere al cibo di cui hanno bisogno.

“Attraverso questo progetto, potremmo evitare problemi di insicurezza alimentare; non dobbiamo aspettare il problema, ma possiamo affrontarlo ora ed evitarlo in futuro “, ha detto alla stampa in una recente vetrina Asia Sultan, consulente per l’avvio dell’innovazione nella politica del programma del WFP.

a cura della redazione © Riproduzione riservata

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