Materie prime agricole colpite dal nuovo aumento dell’inflazione su base mensile

Continua la crescita dei prezzi al consumo anche nel mese di febbraio. L’Istat rileva un ulteriore incremento dell’inflazione dello +0,9% su base mensile che porta la variazione tendenziale a un +5,7%. A trainare gli aumenti dei beni energetici (+45,9%). Significativa anche l’incidenza del “carrello della spesa” (+4,2%). L’aumento dei costi dell’energia si riflette di conseguenza anche sui costi delle materie prime e su prodotti come concimi e fertilizzanti per la produzione agricola.

«I rincari dei beni energetici sono la causa principale di una tendenza inflattiva che non si registrava da decenni e che persisterà nei prossimi mesi – commenta Carlo Alberto Buttarelli, Direttore Relazioni con la Filiera e Ufficio Studi di Federdistribuzione. Sulla spesa cominciano a gravare parte degli aumenti dei costi delle materie prime che hanno interessato molte filiere produttive. Aumenti che le aziende della distribuzione moderna sono impegnate ad attenuare, anche assorbendone in parte gli effetti, consapevoli del ruolo sociale che da sempre ricoprono nella tutela del potere d’acquisto delle famiglie e, al contempo, agendo con senso di responsabilità nei confronti delle filiere più fragili e delle produzioni tipiche del made in Italy che occorre salvaguardare. Uno sforzo che rischia però di impattare fortemente sui conti economici delle nostre aziende, anch’esse gravate dal caro energia, con costi raddoppiati negli ultimi mesi, e molto preoccupate dalla concreta prospettiva di una contrazione dei consumi a causa dell’aumento generalizzato del costo della vita».

«A questa prospettiva già delicata, si aggiungono in questi giorni le crescenti tensioni geopolitiche internazionali, i cui effetti sulla nostra economia, seppur al momento difficilmente quantificabili, saranno pesanti. È quindi sempre più urgente l’attenzione delle istituzioni affinché si mettano in campo tutte le azioni possibili a tutela del potere d’acquisto delle famiglie e a sostegno delle imprese. Auspichiamo che in queste fasi difficili per tutto il Sistema Paese, si rafforzi il dialogo e lo spirito di collaborazione, orientato a trovare soluzioni condivise che facciano guardare al futuro con maggiore speranza» conclude Buttarelli.

a cura della redazione © Riproduzione riservata

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