Proteine sintetiche: il CREA presenta i dati sulla percezione dei consumatori

Durante la V edizione della “Giornata della Nutrizione”, organizzata dal CREA Alimenti e Nutrizione, che si è svolta il15 novembre, si è parlato dei procedimenti produttivi degli alimenti a base proteica, che richiedono una particolare attenzione affinché si assicuri la sostenibilità su scala globale. Secondo le stime ONU, nel 2050 è previsto un aumento demografico fino a 10 miliardi di persone, il che obbligherà ad un cambio di rotta rispetto ai modelli di consumo e delle abitudini alimentari per non incidere ulteriormente sulla salute del nostro pianeta. Tanti paesi sono infatti aperti alla possibilità di produrre sinteticamente le proteine. I ricercatori di CREA Alimenti e Nutrizione, intanto, hanno realizzato un questionario per capire quale è la percezione che i consumatori hanno rispetto ai prodotti analoghi o alternativi alle proteine di origine animale

I risultati del questionario. Gli intervistati sono principalmente di età compresa fra i 30 e i 59 anni (65%), residenti nel Lazio (51%) e con titolo di studio elevato (laurea o superiore) (67%), in prevalenza donne (73%). Inoltre, si dichiarano onnivori (90%) e, solo in minima parte, vegetariani (5%) e vegani (meno dell’1%). Si tratta, insomma, di un campione che, pur non essendo rappresentativo della popolazione italiana, può fornire comunque utili indicazioni relative a tendenze in atto.

Gusto (61%), salute (56%) e caratteristiche nutrizionali (51%) guidano le scelte alimentari degli intervistati, mentre seguono distanziati costo (38%), tutela dell’ambiente (22%) e praticità d’uso (20%).

Nello specifico, per quanto riguarda il consumo di carne il 48,5% assume quella rossa 1-2 volte/settimana e il 33% meno di una volta/settimana, mentre il 46% mangia quella bianca 1 volta o meno/settimana e il 40% 2-3 volte/settimana. Da notare, però che il 65% è propenso a ridurne le quantità, da sostituire con legumi/prodotti a base di legumi (84%), pesce (67%), uova (46%), i cereali e i loro prodotti derivati (33%), i formaggi (26%), funghi e derivati (17%) e alghe e derivati (9%). Quindi fra i prodotti alternativi alle proteine animali prevalgono i derivati da legumi – burger, polpette, pasta – e il 65% li ha consumati in passato o li consuma.

Per quanto riguarda fonti proteiche lontane dalla nostra tradizione, prevale la diffidenza: solo il 30% degli intervistati assaggerebbe farina di insetti (il dato precipita addirittura all’8% se si parla di insetti interi), mentre si scende ancora al 25 % se si parla di disponibilità a provare la carne sintetica.

La ricerca sui nuovi prodotti alimentari (novel foods).

Sui prodotti alternativi alla carne mancano evidenze scientifiche robuste, la definizione di un protocollo di produzione e una chiara regolamentazione. Ed è ancora tutto da definire anche il percorso per raggiungere l’equivalenza nutrizionale, organolettica e culturale.

Il CREA ha supportato il Ministero dell’Agricoltura nella costruzione del Piano Strategico Nazionale, il documento cardine della politica agricola italiana per i prossimi anni.

“Il CREA sostiene su basi scientifiche che il modello di sviluppo zootecnico del PSR  che il Governo italiano e tutte le Regioni hanno approvato e inviato all’UE sia sostenibile e vincente per il territorio e per i cittadini –  dichiara il Direttore generale del CREA Stefano Vaccari – in quel modello di sviluppo non c’è spazio per produzioni di proteine sintetiche in sostituzione della zootecnica.”.

La ricerca continua su questi prodotti e soprattutto per comprendere le ricadute sui consumatori. A tal fine i Centri CREA Alimenti e Nutrizione e Genomica e Bioinformatica stanno realizzando a Roma un laboratorio specifico per lo studio dei metaboliti della carne sintetica.

“L’analisi  dei metaboliti  (ossia dei composti presenti nella carne sintetica e derivanti a seguito della sua assunzione) che potremo effettuare grazie  a questo laboratorio,  sarà fondamentale per valutarne l’eventuale  impatto sulla salute umana” così Emanuele Marconi, Direttore del CREA Alimenti e Nutrizione.

Il CREA Alimenti e Nutrizione è il centro che da oltre quarant’anni realizza le Linee guida per la corretta alimentazione in Italia e sviluppa centinaia di ricerche all’anno su questi temi.

a cura della redazione © Riproduzione riservata

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