In 40 anni sono scomparse 2 aziende agricole su 3

L’Istat ha diffuso i risultati del 7° Censimento generale dell’agricoltura con riferimento all’annata agraria 2019-2020. Si tratta dell’ultimo censimento a cadenza decennale che chiude così la lunga storia dei censimenti generali, sostituiti dai censimenti permanenti e campionari. Ad aprile 2022, dopo le fasi di analisi e revisione, i dati sono stati inviati ad Eurostat nel rispetto del Regolamento (CE) n. 2018/1091. Dal censimento emerge un drastico calo delle imprese agricole: in 40 anni sono scomparse quasi 2 aziende su 3.


I dati del censimento restituiscono una fotografia puntuale del settore agricolo e zootecnico e offrono una lettura approfondita che abbraccia una pluralità di temi – dalle caratteristiche del conduttore all’ utilizzo dei terreni e consistenza degli allevamenti, dai metodi di gestione aziendale alla multifunzionalità fino alla manodopera impiegata. Il questionario di rilevazione (indirizzato a quasi 1,7 milioni di unità in base a una lista che ha utilizzato le fonti amministrative disponibili ) ha proposto quesiti armonizzati a livello Ue oltre a domande di approfondimento su aspetti come l’innovazione e gli effetti della pandemia, di cui si presentano le prime evidenze.

Per una corretta lettura dei risultati va tenuto presente che la base dati finora sviluppata classifica le aziende agricole secondo la localizzazione del centro aziendale o della sede legale dell’azienda. Tutti i dati territoriali sono dunque attribuiti alla regione o alla provincia autonoma in cui è localizzato il centro aziendale o la sede legale dell’azienda. I dati territoriali secondo la localizzazione del terreno agricolo saranno invece diffusi entro la fine del 2022.

Aziende e superfici



A ottobre 2020 risultano attive in Italia 1.133.023 aziende agricole. Nell’arco dei 38 anni intercorsi dal 1982 – anno di riferimento del 3° Censimento dell’agricoltura, i cui dati sono comparabili con quelli del 2020 – sono scomparse quasi due aziende agricole su tre. Nel dettaglio, il numero indice del numero di aziende agricole (con base 1982=100), pari a 36,2, indica una flessione del 63,8%. La riduzione è stata più accentuata negli ultimi vent’anni: il numero di aziende agricole si è infatti più che dimezzato rispetto al 2000, quando era pari a quasi 2,4 milioni .

Sebbene il confronto con i precedenti censimenti risenta delle modifiche al campo di osservazione, resesi necessarie negli anni per tenere conto dell’evoluzione dell’agricoltura italiana ed europea, è evidente il notevole processo di concentrazione dell’imprenditoria agricola tuttora in atto. È infatti importante notare come, nel confronto con il 1982, le flessioni della Superficie Agricola Utilizzata (SAU) e della Superficie Agricola Totale (SAT ) siano state molto più contenute rispetto al numero di aziende (rispettivamente -20,8% e -26,4%).

In 38 anni, come conseguenza della diminuzione più veloce del numero di aziende agricole rispetto alle superfici, la dimensione media delle aziende agricole è più che raddoppiata sia in termini di SAU (passata da 5,1 a 11,1 ettari medi per azienda) che di SAT (da 7,1 a 14,5 ettari medi per azienda).

Se si limita il confronto agli ultimi due Censimenti generali, riferiti al 2010 e al 2020, il numero di aziende è sceso poco oltre il 30% (-487mila), a cui si è associato un calo meno drastico della SAU, (-2,5%) e della SAT (-3,6%).

a cura della redazione © Riproduzione riservata

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