Mancano solo 5 anni al traguardo degli Obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, era stata adottata esattamente 10 anni fa, nel 2015. Ma ancora non sappiamo se quegli Obiettivi saranno centrati, o meno: spesso perché non li conosciamo concretamente e non sono stati misurati. La campagna pubblica di sensibilizzazione Spreco Zero lo ha fatto per l’obiettivo 12.3: ogni italiano, dal 2025 al 2030, dovrà tagliare 50 grammi settimanali del suo spreco di cibo, e arrivare nel 2030 a un massimo di 368,7 grammi di cibo gettato a settimana. «Ma sappiamo che l’Agenda 2030 prevede molti altri obiettivi – spiega Andrea Segrè, fondatore e direttore scientifico della campagna Spreco Zero – Per questo, a cinque anni dal 2030 è urgente attivarci in direzione delle buone pratiche di sostenibilità e il Premio Vivere a spreco zero rilancia la sua sfida: si apre la XIII edizione che è rivolta proprio a tutti: cittadini, associazioni, enti pubblici, imprese e scuole. Un format nato nel 2012 per valorizzare i progetti, le idee, le azioni concrete e virtuose nell’ambito del contrasto allo spreco di alimenti, acqua, energia, della prevenzione dei rifiuti, degli acquisti verdi nella pubblica amministrazione, della mobilità sostenibile, della riduzione del consumo di suolo, dell’uso efficiente delle risorse naturali, dell’educazione alimentare e alla sostenibilità. Un Premio dedicato alle azioni e ai progetti innovativi potenzialmente replicabili in altri contesti, perché le buone pratiche individuate e condivise, adottate sul territorio nazionale da soggetti pubblici e privati, sono esperienze rilevanti e innovative, ed è importante favorirne la diffusione e la replicazione.
Spiega l’Ambasciatore di Buone Pratiche 2025, Filippo La Mantia, presentando il Premio Vivere a spreco zero: «spero sarete tantissimi a candidarvi, perchè questo riconoscimento è importante per chi si impegna ogni giorno con azioni concrete. Se anche tu porti avanti un progetto che fa la differenza, è il momento di condividerlo, per costruire insieme un futuro più sostenibile». Dal 2015 il Premio ha introdotto la figura degli “Ambasciatori” di buone pratiche, riconoscendo l’impegno di personalità della cultura, della scienza, dello spettacolo e dell’universo “food” nella comunicazione dei valori legati alla sostenibilità. Sono stati via via testimonial del Premio, fino all’attuale edizione, la scrittrice Susanna Tamaro, lo scrittore Paolo Rumiz, lo chef stellato Moreno Cedroni, il disegnatore e vignettista Francesco Tullio Altan, gli artisti Giobbe Covatta e Neri Marcorè, l’attrice, autrice e conduttrice Tv Veronica Pivetti, il climatologo e divulgatore scientifico Luca Mercalli, la divulgatrice scientifica Eliana Liotta e lo psicologo, scrittore e giornalista Massimo Cirri, l’insegnante e scrittore Andrea Maggi, la Chef Cristina Bowerman. Il Premio Vivere a spreco zero trova fondamento nell’invito a dotarsi di strumenti adeguati alla condivisione e alla valorizzazione delle buone pratiche di prevenzione dello spreco, introdotto nella Risoluzione del Parlamento Europeo 2012 e nelle “Guidelines on the preparation of food waste prevention programme”, della Commissione Europea. L’edizione 2025 alza la soglia dell’attenzione verso gli obiettivi 2030: il focus del Premio sarà dedicato alla verifica dei progressi da compiere per avvicinare i parametri fissati dall’Agenda delle Nazioni Unite. Arrivare al traguardo nei tempi utili significa individuare e replicare ogni giorno le azioni e i progetti efficaci, innovativi e potenzialmente centrati sulla riduzione degli sprechi e sull’uso efficiente delle risorse, così come auspicato anche dalla Commissione.
Come partecipare al premio Vivere a spreco zero 2025
Hai promosso o sostenuto, all’interno della realtà di formazione misure, azioni o progetti in grado di sensibilizzare gli studenti e le loro famiglie sul tema dello spreco alimentare, promuovendo al tempo stesso l’educazione alimentare e i valori dell’alimentazione sana e sostenibile? Hai promosso e/o sostenuto un significativo progetto caratterizzato da innovazione digitale e/o tecnologica che abbiano contribuito in misura comprovata alla prevenzione/riduzione dello spreco alimentare e/o alla sensibilizzazione sui temi dell’economia circolare e dello sviluppo sostenibile? Hai promosso e/o sostenuto un progetto che promuove la Dieta Mediterranea, patrimonio Unesco dal 2010 ed universalmente riconosciuta quale stile di vita sano e sostenibile? Hai promosso e/o sostenuto un progetto in Italia nell’ambito della formazione sociale e didattica in tutela della Biodiversità del pianeta? Hai promosso e/o sostenuto un progetto che coniuga l’impegno per la prevenzione e riduzione degli sprechi, degli scarti e dei rifiuti al concetto di economia circolare? C’è tempo fino al 15 giugno 2025 per inviare attraverso il format della campagna pubblica di sensibilizzazione Spreco Zero la descrizione del proprio progetto o buona pratica per lo sviluppo sostenibile, l’economia circolare, la tutela della biodiversità, il trasporto sostenibile o il proprio saggio pubblicato nel corso del 2024 o entro il 31 gennaio 2025, legato a contenuti e temi di sostenibilità. I vincitori saranno annunciati nel mese di settembre e premiati durante l’evento di celebrazione della 6^ Giornata Internazionale di Consapevolezza delle perdite e dello spreco alimentare/International Day of Awareness of Food Loss and Waste (29 settembre 2025). I progetti vincitori saranno segnalati sul sito della campagna pubblica di sensibilizzazione Spreco Zero e verranno promossi e valorizzati nelle fasi di celebrazione del Premio. La Giuria del Premio Vivere a Spreco Zero, presieduta dal fondatore Last Minute Market e Spreco Zero Andrea Segrè, Professore ordinario di Economia circolare e politiche per lo sviluppo sostenibile all’Università di Bologna, è composta da un team di giornalisti e voci di riferimento in tema di sostenibilità: sono Roberta Badaloni, Antonio Cianciullo, Massimo Cirri, Luca Falasconi, Marco Fratoddi, Massimo Giannetti, Roberto Giovannini, Elisabetta Guidobaldi, Francesca Romano, Edoardo Vigna, Daniela Volpe.
Aderisci anche tu alla #Sprecozero challenge 2025/2030!
La sfida quantificata dall’Osservatorio Waste Watcher per arrivare nel 2030 a uno spreco pro capite di 368,7 grammi settimanali (ovvero la metà dei 737,4 grammi registrati 10 anni fa, al momento dell’adozione dell’Agenda delle Nazioni Unite) trova nella App Sprecometro uno strumento pratico e gratuito, che ogni giorno aiuta a misurare non solo lo spreco del cibo ma anche la nostra impronta ambientale, lo spreco dell’acqua nascosta e le emissioni correlate al cibo gettato».
Sprecozero Challege servirà ad avvicinarci all’obiettivo 12.3 dell’Agenda delle Nazioni Unite. Il team di Sprecometro selezionerà i partecipanti alla Challenge attraverso vari criteri: l’impegno verso la sostenibilità, la diversificazione geografica e la diversità di composizione familiare: Tutti i “Champions 2030” saranno chiamate a monitorare i propri sprechi in periodi temporali distinti. E tutti dovranno dichiarare al momento di inizio della sfida/percorso il livello di spreco domestico, al 5 febbraio 2025, e impegnarsi a ridurlo del 50% entro il 2030 utilizzando gli strumenti messi a disposizione dall’applicazione e continuamente aggiornati. I Champions 2030 selezionati si alterneranno, in base alle disponibilità e alle richieste durante l’anno, nel condividere sui social della Campagna Spreco Zero e con i media che la seguono attraverso interviste, foto, video e aggiornamenti, aiutando a sensibilizzare un pubblico più ampio. Il contatto con le famiglie sarà flessibile, avvenendo in base alle necessità e alle disponibilità di ciascuna famiglia, evitando impegni eccessivi. Inoltre, ogni 5 febbraio, fino al 2030, verranno misurati i progressi delle famiglie e confrontati con le rilevazioni dell’Osservatorio Waste Watcher, che ogni anno stima lo spreco alimentare domestico dell’Italia. Alla fine del percorso, chi si dimostrerà più efficace nel ridurre gli sprechi sarà proclamato vincitore della #sprecozero Challenge. In tema di Educazione ambientale e alimentare l’App Sprecometro funge da piattaforma educativa, promuovendo la consapevolezza ambientale e fornendo informazioni utili per adottare uno stile di vita più sostenibile. Ogni utente può conoscere il proprio livello di spreco puntuale al momento del log iniziale e, attraverso quiz e contenuti educativi, ridurlo progressivamente. Grazie all’uso di Sprecometro, le famiglie coinvolte saranno in grado di ridurre i loro sprechi con maggiore consapevolezza, contribuendo significativamente alla sostenibilità ambientale.