API e Confagricoltura uniscono le forze per il futuro dell’acquacoltura italiana

A marzo, a Roma, gli Stati Generali della Maricoltura per affrontare le sfide di clima, alimentazione e qualità produttiva.

da sin. Fabris, Leonardi, Giansanti, Pedroni

Sviluppare e consolidare le attività di allevamento ittico attraverso iniziative di valore scientifico, tecnico ed economico, rafforzando la sinergia con Confagricoltura. Sono gli obiettivi condivisi nel primo incontro ufficiale avvenuto a Palazzo della Valle tra i nuovi vertici Api (Associazione Piscicoltori Italiani) con il presidente Matteo Leonardi, il vice Claudio Pedroni con le deleghe alla maricoltura, il direttore Andrea Fabris, e il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti.

Api, che rappresenta oltre il 90% delle imprese italiane di acquacoltura, fa parte della rete confederale e, in linea con la visione di Confagricoltura, promuove tutti gli interventi necessari per rafforzare e valorizzare il comparto, che vale oltre 400 milioni di euro.

Reduci dall’attiva partecipazione ad AquaFarm a Pordenone la scorsa settimana, dove lo stand di API è stato fulcro della manifestazione con incontri, degustazioni e presentazioni, il neopresidente Leonardi e il vice Pedroni hanno illustrato le prossime attività e le priorità per lo sviluppo del settore: rafforzare la sinergia, migliorare la qualità e la tracciabilità dei prodotti e promuovere una ricerca applicata.

In questa direzione si inserisce l’evento del 20 marzo a Roma, a Palazzo della Valle, dedicato alla maricoltura, con gli stati generali del comparto a fronte dei cambiamenti climatici, delle nuove frontiere dell’alimentazione e del benessere animale.

Fonte: Confagricolutura

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