La spesa nel carrello degli altri: l’Italia e l’impoverimento alimentare alla luce della Giornata Mondiale dell’Alimentazione

Diritto al cibo come diritto universale per ogni cittadino del pianeta: è il tema della 45^ Giornata Mondiale dell’Alimentazione, World Food Day2024 promosso dalla FAO, domani 16 ottobre.
Questa anche la tesi che ispira la nuova inchiesta dell’economista Andrea Segrè, fra i protagonisti degli eventi ufficiali promossi dalla FAO per la Giornata del cibo 2024, firmata insieme all’accademica Ilaria Pertot, “La spesa nel carrello degli altri. L’Italia e l’impoverimento alimentare” (Baldini + Castoldi).

Nel libro un dato si impone: l’indice di povertà assoluta passa in Italia dal 7,7all’8,5% della popolazione e include 5,7 milioni di cittadini. Cresce nelle famiglie straniere e sale del 21% nelle coppie con 3 o più figli.
L’impoverimento costringe 1 italiano su 3 a indirizzarsi verso prodotti aridosso di scadenza o esteticamente poco attraenti, 1 italiano su 4 acercare di auto-produrre il cibo, 1 italiano su 3 a scegliere solo discount.


<<In questa società – spiegano gli autori dell’inchiesta – potrebbe capitare a tutti, da un momento all’altro, di saltare il fosso dell’impoverimento, amministrando gli esigui 97 centesimi al giorno messi a disposizione dalla inadeguata social card, istituita con legge di bilancio 2024>>.

È dedicata a un traguardo determinante per l’umanità, il diritto al cibo come prerogativa di ciascuno sul pianeta, la 45^ Giornata mondiale dell’Alimentazione, il World Food Day che si celebra in tutto il mondo mercoledì 16 ottobre.
I diritti umani come il diritto al cibo, alla vita, alla libertà, al lavoro e all’istruzione sono riconosciuti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e dai patti internazionali giuridicamente vincolanti, ma sul pianeta 783 milioni di persone vivono in condizioni di insicurezza alimentare estrema mentre 3,1 miliardi soffrono di malnutrizione non potendosi permettere un’alimentazione corretta, con importanti conseguenze sulla salute.


Proprio lo “ius cibi”, ovvero il diritto universale a un’alimentazione adeguata, sicura e sostenibile sostenuto da programmi di educazione alimentare, è la tesi dell’inchiesta firmata dall’economista Andrea Segrè con l’accademica Ilaria Pertot per Baldini + Castoldi, “La spesa nel carrello degli altri.

L’Italia e l’impoverimento alimentare” (collana le Formiche, pagg.192 € 19), con prefazione del Cardinale Matteo Maria Zuppi.
Attraverso il metodo delle “microstorie”, caro a Carlo Ginzburg e Giovanni Levi, gli autori raccontano tredici storie di sopravvivenza alimentare ed esistenziale, e ci guidano a conoscere i vecchi e nuovi poveri, in uno slalom fra pensionati e disoccupati che da sempre devono contenere i costi della spesa, fra famiglie e monogenitori cui sempre più spesso il reddito non basta, fra figli, madri e padri che diventano troppo spesso preda di luoghi comuni e fake intorno alle diete e alle strategie nutrizionali, quando non sono ostaggio di disturbi alimentari o dipendenze.

Le pagine del libro chiamano anche e soprattutto all’azione e propongono interventi concreti e strutturali di lungo termine, attraverso un sistema di politiche alimentari urbane integrate all’educazione alimentare in tutti i cicli di istruzione.
Proprio Andrea Segrè sarà fra i protagonisti dell’evento ufficiale promosso dalla FAO in occasione della Giornata mondiale dell’Alimentazione 2024, mercoledì 16 ottobre dalle 10, introdotto dal Direttore Generale QU Dongyu con i Messaggi speciali, fra gli altri, di Sua Santità Papa Francesco e del Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres.

A confermare l’estrema urgenza del tema sono diversi dati dell’inchiesta sull’impoverimento alimentare, primo fra tutti la costante crescita in Italia dell’indice di povertà assoluta che nell’ultimo anno è passato dal 7,7 all’8,5% della popolazione e tocca ben 5,7 milioni di cittadini.
Un dato che cresce nelle famiglie straniere dal 28,9% al 30,8% e sale addirittura del 21% nelle coppie con 3 o più figli, colpisce le famiglie monoparentali con un figlio minore incidendo per il 13,3%.

Molte le conseguenze: l’aumento dei prezzi ha generato nelle famiglie meno abbienti una riduzione del 2,5% nella spesa reale (ISTAT): le persone più vulnerabili sono spesso costrette a consumare solo alimenti di base o prodotti a buon mercato, spesso malsani.
E l’impoverimento porta 1 italiano su 3 a indirizzarsi verso prodotti a ridosso di scadenza o esteticamente poco attraenti, 1 italiano su 2 ad acquistare online, 1 italiano su 4 a cercare di auto-produrre il cibo, 1 italiano su 3 a scegliere solo discount.

L’indice di insicurezza alimentare, che misura il livello di accesso delle persone a un cibo adeguato e nutriente, conferma che il numero dei cittadini con mancanza di accesso al cibo e a una corretta alimentazione sale del 26% nel sud rispetto a Nord e Centro e si impenna addirittura del 280% nel cosiddetto ceto popolare rispetto alla media nazionale.
«In questa società – spiegano gli autori dell’inchiesta -potrebbe davvero capitare a tutti, da un momento all’altro, di saltare il fosso della disponibilità economica, amministrando gli esigui 97 centesimi al giorno messi a disposizione dalla inadeguata social card, istituita con legge di bilancio 2024.

E ad aggravare la situazione non c’è solo la disoccupazione, ma sempre più spesso il cosiddetto “lavoro povero”: lavori precari, a nero e a basso salario, che non garantiscono sicurezza finanziaria, mentre le povertà di genere vedono le donne percepire pensioni inferiori del 27% rispetto agli uomini». Andrea Segrè docente di economia circolare e politiche per lo sviluppo sostenibile all’Università di Bologna, è consigliere speciale del Sindaco di Bologna per le Politiche alimentari urbane e metropolitane e direttore scientifico dell’Osservatorio Waste Watcher International-Campagna Spreco Zero.
Ilaria Pertot insegna all’Università di Trento.
Grazie all’approccio interdisciplinare che unisce tecnologie innovative, sostenibilità ambientale e sicurezza alimentare, è figura di riferimento internazionale nella ricerca avanzata agroalimentare.

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