Scongiurata la recessione in Europa, ma il calo dei raccolti minaccia una crisi alimentare

Confagricoltura dimostra soddisfazione per le previsioni della Commissione europea sulla riduzione del rischio di recessione economica. Il sistema produttivo italiano ed europeo si conferma, così, come redditizio e solido, segnando anche un andamento positivo dell’indice FAO sui prezzi dei prodotti agroalimentari, in calo da dieci mesi consecutivi, con una diminuzione del 2% circa.
Alta ancora l’inflazione a livello globale, nonostante il calo per effetto della riduzione dei prezzi del gas.

Tuttavia, la Confederazione invita a non lasciarsi andare a facili entusiasmi dato che il quadro di riferimento resta incerto anche per quanto riguarda la sicurezza alimentare. Stando ad un documento congiunto diffuso in questi giorni dalle principali organizzazioni internazionali – tra le quali FAO, Banca mondiale e Organizzazione mondiale del commercio –, “l’approvvigionamento alimentare globale potrebbe scendere nel 2023 al di sotto del livello medio degli ultimi tre anni”.

A causa dell’invasione russa, i raccolti agricoli di cereali e mais in Ucraina sono previsti in calo di circa il 40%. La conseguenza sarà la riduzione delle esportazioni. Inoltre, a metà marzo scadrà l’accordo sull’export via mare di prodotti agroalimentari ucraini e il suo rinnovo non può esser dato per scontato. Grazie all’accordo in questione, reso possibile dalla mediazione delle Nazioni Unite, oltre 20 milioni di tonnellate di grano sono state finora destinate ai paesi meno avanzati.

Anche quest’anno spetterà all’Unione Europea di evitare con le proprie esportazioni agroalimentari l’instabilità dei mercati e scongiurare il rischio di una crisi alimentare su scala globale. Per l’Unione europea, il potenziale produttivo dell’agricoltura costituisce un asset strategico da salvaguardare.

a cura della redazione © Riproduzione riservata

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