Da un’indagine eseguita dall’Osservatorio di Italmercati, l’83% dei mercati ittici e l’87% dell’ortofrutticolo sostengono di aver subito spiacevoli conseguenze a causa del rialzo dei prezzi delle forniture energetiche.
Andando nel dettaglio per quanto riguarda il settore ittico, 1 mercato su 3 ha riscontrato un peggioramento del volume di affari rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Differenza che diventa ancora più marcata se si prende in considerazione il periodo pre-pandemia: il 50% degli intervistati ha infatti evidenziato un calo delle vendite rispetto al 2019. I prodotti che hanno subito una minor commercializzazione sono il cefalo, l’acciuga, la sardina, la seppia, la trota, l’orata, la spigola di allevamento e le mazzancolle.
Guardando al futuro i mercati continuano a mostrare un atteggiamento pessimista, il 40% delle imprese del settore agroalimentare, infatti, prevede un calo ulteriore del volume di affari da qui a giugno 2023.
Al contrario, sono cresciuti i quantitativi di vendita di pesce spada, palombo, cernia, dentice, ricciola, coda di rospo, molluschi Bivalvi, cozze e calamari. Nonostante l’80% dei rispondenti all’indagine abbia dichiarato di aver registrato un notevole aumento dei prezzi, c’è chi vede con positività i prossimi mesi: secondo il 33,3% degli intervistati, il primo semestre del 2023 vedrà aumentare le vendite.
Quanto ai mercati dedicati alla vendita di frutta e verdura, anche qui è stato rilevato un peggioramento sia rispetto allo stesso mese del 2021 sia rispetto al periodo pre-Covid. Il trend, rilevato dalla maggioranza degli operatori, è causato tanto dal caro energia quanto dall’impatto dei cambiamenti climatici. Frutta esotica, zucchine, pomodoro, lattughe, agrumi, mele, carciofi e cavolfiori sono i prodotti che hanno registrato un calo delle vendite maggiore e ben il 40% degli intervistati pensa che i primi mesi del 2023 saranno caratterizzati da un trend decrescente.
“L’impennata dei prezzi delle risorse energetiche e delle materie prime sta continuando ad avere senz’altro avuto un forte impatto sulle attività della maggior parte dei mercati all’ingrosso di tutta Italia”, ha dichiarato il Presidente di Italmercati Fabio Massimo Pallottini. “In questa fase così delicata e cruciale per l’intero comparto, dobbiamo rimboccarci le maniche per superare definitivamente gli ostacoli lungo il cammino. Questo ci permetterà, nel breve periodo, di continuare a offrire prodotti freschi e sani ai consumatori, mentre, nel lungo periodo, di lavorare per non interrompere il percorso di trasformazione per rendere la filiera efficiente e digitalizzata. Il tutto non disperdendo le importantissime risorse del Pnrr”.
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