L’Aceto balsamico di Modena presenta il proprio marchio in una conferenza internazionale

Un invito alla responsabilità collettiva, alla cooperazione internazionale e alla necessità di fare rete: questo il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena ha rivolto ai suoi partners di tutto il mondo durante la Conferenza Internazionale sulle evoluzioni del Marchio del Consorzio, sulle sue nuove declinazioni e sull’utilizzo in etichetta che si è svolta -nei giorni scorsi – con un webinar in quattro lingue.

Il focus dell’incontro, condotto dal Direttore Generale del Consorzio Federico Desimoni, è stata la presentazione del Marchio consortile, della sua evoluzione e delle nuove declinazioni destinate all’etichettatura: il Passaporto Digitale e il Consortium Profile. Uno sviluppo che sta trasformando lo storico marchio del Consorzio da simbolo di appartenenza alla comunità dei produttori a sigillo di certificazione, autenticità e trasparenza e a strumento di descrizione sensoriale del prodotto pensato per accompagnare il consumatore attraverso esperienze di acquisto appaganti e di soddisfazione.

“Il Consorzio è un’associazione volontaria che raccoglie tutti i soggetti che fanno parte della filiera dell’Aceto Balsamico di Modena – ha spiegato Mariangela Grosoli, Presidente dell’omonimo Consorzio e ad oggi ne fanno parte 50 produttori. Il nostro compito è svolgere funzioni di tutela e, vigilanza e individuare tutte quelle attività di promozione che contribuiscono a conferire maggiore valore al prodotto. I soci del Consorzio – ha concluso Grosoli – condividono questi obiettivi che possono essere concretizzati solo lavorando insieme, ognuno con la propria professionalità che diventa parte di un lavoro di squadra”.

Oggi il comparto dell’Aceto Balsamico di Modena esporta circa il 92% della produzione, di cui una metà al di fuori dall’Europa, per un valore al consumo che supera il miliardo di euro, senza contare l’indotto che è molto più ampio. Questa forte presenza sui mercati internazionali lo espone spesso a tentativi di frode e contraffazione e di conseguenza si fa sempre più necessario introdurre elementi capaci di identificare il prodotto autentico in modo univoco. Il modo più immediato per farlo è l’etichetta che, oggi più che mai, rappresenta la porta di accesso al prodotto e un efficace strumento di comunicazione e interrelazione.

“Fino ad oggi – ha spiegato il Direttore del Consorzio Federico Desimoni l’utilizzo del Marchio testimoniava l’appartenenza al Consorzio e la condivisione della sua vision e mission, tuttavia, proprio a partire da questo valore fondamentale, ritengo che per il futuro sia necessario garantire un maggior spessore al messaggio che l’uso di questo marchio vuole comunicare ai consumatori. Da segno identitario, infatti, esso diventerà simbolo di autenticità, trasparenza e legalità e strumento di conoscenza per acquisti informati e consapevoli al servizio del consumatore”.

L’invito che emerge da questo seminario internazionale è a fare un passo alla volta per entrare gradualmente nel futuro: il Passaporto Digitale rappresenta il futuro prossimo e tante novità dovranno ancora essere svelate, mentre il Consortium Profile è il presente. Questo marchio, che riporta in sé un profilo sensoriale essenziale e immediato che verrà rappresentanto nelle etichette dell’Aceto Balsamico di Modena, è già in uso e nella disponibilità di tutti i consorziati.

“Credo che il Consortium Profile – ha aggiunto Desimoni – costituisca la risposta precisa a un’esigenza reale e attuale del consumatore: comprendere le caratteristiche organolettiche del prodotto e scegliere seguendo i propri gusti e le intenzioni di utilizzo. Mi auguro che la sua diffusione avvenga rapidamente perché sono certo che la risposta del consumatore sarà entusiastica”

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