Vino italiano promozione attraverso l’export e il metaverso

Italian Taste Summit anche quest’anno si candida ad essere l’evento internazionale specializzato sull’internazionalizzazione del vino italiano, con un fitto calendario di appuntamenti e incontri finalizzati all’analisi delle performance del vino italiano negli ultimi anni e aperti alle eccezionali opportunità del futuro, a potenziali scambi e approfondimenti in ottica commerciale estera. Il consolidato format si arricchisce di progetti e iniziative per soddisfare le esigenze di ogni azienda vitivinicola del Made in Italy e si vede riconosciuta la validità del proprio operato dalla inaspettata partecipazione anche dei due grandi brand mondiali con aziende di Champagne e rappresentanza ufficiale del Ron de Cuba.

Si comincerà domenica 23 ottobre con due verticali di assoluto valore per i vini in degustazione: alle 10 e alle 11. La prima dal titolo “Heritage Champagne” celebrerà l’eccezionalità di un territorio unico al mondo attraverso prodotti di assoluto pregio (Parmantier Rigaut, Perrot Beauvineau, Noel Bazin, Paul Sugot) mentre la seconda, “Eleva”, si concentrerà sul futuro della tradizione delle produzioni della Valpolicella con un taglio ecosostenibile.

A seguire, altri due tasting – rispettivamente alle ore 12 e 14 – che verteranno su due territori di grande tradizione; l’Etna con un focus sui vini del versante Sud e la Maremma Toscana con protagonista l’azienda Castello di Montepò e la famiglia Biondi Santi che lega il proprio nome alla produzione di Sangiovese Grosso BBS11, simbolo dell’enologia italiana.

Tra le ore 15 e le ore 16:45 l’evento clou della giornata: il Seminario dedicato al tema del Metaverso e al suo insediamento nel mondo del vino, condotto da alcune personalità di spicco del Comitato Scientifico istituito da Italian Taste Summit. Ad introdurre i lavori Joanna Miro, CEO di Wine Global Aspect, fondatrice e presidente di Italian Taste Summit,  per poi passare la parola ai docenti della IULM di Milano, Vincenzo Russo e Guido Di Fraia, di Neuromarketing il primo, d’Innovazione e Intelligenza artificiale il secondo; previsti gli interventi di Davide Gaeta, professore d’Impresa Vitivinicola all’università Univerona, per la parte legislativa in questo nuovo mondo l’Avv. Saverio Biscaldi e, infine, di Carlo Pietrasanta, Presidente MTV della Lombardia.

A seguire il workshop delle 17 con “Ron Cuba Dop: espressione liquida della tierra de Cuba”, che insegna le specificità di uno spirits di grande pregio e storia di un territorio.  

Alle 19 il tradizionale incontro con la stampa di settore per illustrare gli elementi di sintesi e le tematiche proposte in questa edizione, con particolare riferimento all’uso delle nuove tecnologie, a partire dal Metaverso per il vino e al progetto want-ITA negli USA.La giornata si chiuderà con il Gala Dinner Party delle ore 20,30 curata dal catering Papillon Milano Banketing 1990, ed una Carta dei vini con le migliori produzioni selezionate da Italian Taste Summit.

Lunedì 24 ottobre, oltre alla seconda giornata dei tradizionali B2B su appuntamento e con buyer preselezionati, previsti, durante l’arco della mattinata, due approfondimenti ed altrettante masterclass; la prima avrà come fulcro i vini a fermentazione naturale: Tenute Pieralisi, dal passato della Tradizione il futuro del green e della sostenibilità; la seconda rappresenterà uno spaccato delle diverse sfumature e declinazioni del Nebbiolo, quattro per la precisione, con l’azienda Cascina Chicco. Martedì 25 ottobre il nuovo format Vino al Vino, con incontri B2B e B2C con 40 buyer italiani.

L’obiettivo di questa sesta edizione sarà quello di fornire un’interpretazione nuova del vino italiano – inquadrandolo nel sistema/brand Made in Italy – attraverso un linguaggio più moderno, in grado di accostarlo alle nuove generazioni di consumer, e convergendo l’attenzione del mondo vitivinicolo verso altre sfere di produzione d’eccellenza, come la moda, l’enoturismo e la ristorazione. Strategica, in tal senso, anche la usuale collaborazione con La La Wine Magazine, Media Partner di Italian Taste Summit, che si occuperà per l’occasione di intervistare buyer, stampa di settore e produttori su tematiche attuali, tra cui il Metaverso nella promozione delle cantine, il post-pandemia e le conseguenze della crisi energetica sui mercati internazionali.

Centrale nel format di ITS anche la partnership con want-ITA, il progetto più ambizioso negli USA e dedicato alle eccellenze e al vivere italiano, dove verrà ospitata la più imponente e lussuosa enoteca mai aperta nel mondo, interamente dedicata ai vini italiani. A progettarla l’organizzazione del Concours Mondial de Bruxelles e altri partner di grandissimo rilievo tecnico. A Milano sarà presente Andrea Borga di Want-ITA che, con Gran Via di Palermo ha progettato want-ITA per il Mall American Dream, a cinque miglia dal centro di Manhattan. Una partnership che Joanna Miro ha fortemente voluto per, ancor di più, ancorare questa edizione a quanto si realizza nel mondo, promuovendo il valore del vino italiano e una migliore conoscenza dei territori produttivi.

“L’export del vino italiano ha di fronte a sé una possibilità di crescita immensa, dove i territori e le aziende che li rappresentano costituiscono il fondamento e l’essenza di questo nostro importante percorso cominciato nel 2008 – sottolinea Joanna Miro, AD del gruppo Wine Global Aspect e presidente dell’Italian Taste Summit -. Want-Ita sposa la nostra stessa filosofia di vita: identitarietà territoriale, anche di nicchia, che guarda sempre al mondo italiano. Il nostro obiettivo – conclude Joanna Miro – è quello di costruire strategie organizzative e di sistema sempre migliori, in grado di sviluppare a pieno il grande potenziale delle aziende nostrane; l’eno-turismo rappresenta, in tal senso, una delle leve più importanti. Anche want-Ita ne intende sviluppare il processo con incoming dedicati e centrati sul valore vitivinicolo dei territori italiani. Tutto questo è ancor meglio se raddoppiato anche per le opportunità che il mondo virtuale sta per offrirci”.

Nella tre giorni evento di Italian Taste Summit si alterneranno gli interventi dei key player del mondo internazionale del vino che coinvolgeranno circa 80 cantine nello spazio export30 cantine nello spazio Italia40 giornalisti delle principali testate nazionali ed estere. Presenti inoltre 60 operatori Ho.re.ca Italiaconsorzi e associazioni italiane del mondo del vino e dell’enoturismo, nonchè oltre 80 buyer e distributori provenienti da differenti paesi: Stati Uniti, Canada, Messico, Brasile, e poi ancora Giappone, Hong Kong, Russia, Svizzera e altre nazioni europee, incluse quelle dell’Est.

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