Impennata dell’inflazione con forti disagi per imprese e famiglie

Il prezzo dei beni alimentari lavorati ha raggiunto un +10,5% nel mese di agosto rispetto allo stesso periodo del 2021 e incide pesantemente sulla spesa delle famiglie. Cristiano Fini, presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, interviene in merito agli aumenti dei prezzi causati dell’inflazione, che rispetto ad agosto 2021 cresce dell’8,4%. Dato che si aggiunge all’aumento dei prezzi del 44,9% rispetto all’anno precedente e i costi di produzione diventano insostenibili soprattutto per settori come agriturismi, serre e stalle. In questo modo, si rendono vani gli sforzi del governo e i sacrifici dei produttori, già alle prese con la siccità che ha causato oltre 3 miliardi di danni accertati.

Cristiano Fini, presidente nazionale di Cia, commenta: “Il caro-energia è arrivato a livelli insopportabili. Siamo in piena emergenza con migliaia di aziende che rischiano di chiudere per colpa dei continui rincari. Ecco perché bisogna consolidare le misure previste dal Decreto Aiuti bis, ad esempio allargando il credito d’imposta per l’acquisto di gasolio agricolo a tutto il 2022-2023. O anche autorizzando, in sede Ue, le imprese del settore a immettere in rete energia elettrica prodotta con il fotovoltaico oltre i propri livelli annui di autoconsumo”.

Cristiano Fini aggiunge: “Ora più che mai, serve tenere alta l’attenzione lungo la catena del valore e della distribuzione, immaginando più risorse, strumenti straordinari e interventi strutturali contro il caro- energia sui campi e lungo la filiera. 

Il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani conclude: “E’ assolutamente necessario, quindi, scongiurare altri aumenti e rischi di speculazione sui prezzi al dettaglio che né le aziende né i consumatori possono accettare”.

a cura della redazione © Riproduzione riservata

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