I riti alimentari degli italiani davanti ad una partita del campionato di calcio

Con l’inizio del nuovo campionato calcistico di serie A, SWG/Deliveroo ha effettuato delle simpatiche indagini sul comportamento degli italiani quando gioca la squadra preferita. È emerso che per la maggior parte degli italiani la partita si guarda con amici (66% per gli under 30) o in famiglia (45%), per oltre il 60% non è accettabile guardare la partita con i propri avversari. Sul divano, un italiano su tre, circa il 32%, ha dichiarato di avere un rito scaramantico e che per attenuare la tensione del match si ordina pizza e birra (73%). Pur di veder segnare la propria squadra del cuore il 38% dei milanisti rinuncerebbe alla scelta dei gusti del gelato, il 32% degli juventini all’ultima patatina rimasta, il 30% degli interisti al proprio piatto preferito per un mese.

Ora vediamo nel dettaglio, secondo la ricerca SWG/Deliveroo, come si comportano gli italiani quando gioca la propria squadra del cuore.

Il 30% dichiara di scegliere il proprio partner come compagno da divano di fronte alla TV, per 1 rispondente su 5 (18%) la partita è sinonimo di “tensione” e va seguita in religiosa solitudine. Cenare e vedere la partita in TV con i tifosi di squadre avversarie è possibile…ma solo a certe condizioni, specie tra i più giovani. Per il 60% dei rispondenti vedere la partita con i ​ rivali di tifo non è un ​problema. I più “sportivi”? I milanisti, per i quali la percentuale sale al 67%. I meno propensi ad accogliere l’avversario nel salotto di casa e a condividere la tensione dei 90 minuti sono gli interisti: solo il 46% dichiara di gradire presenze “non nerazzurre”. Gli under 30 sono i più “scettici”: per loro la visione comune con gli “avversari” è subordinata alla condizione di classifica delle due squadre (33%). ​ L’11 % dei rispondenti invece eviterebbe in ogni caso di assistere alla partita ​ con i rivali di tifo per non creare discussioni, con una percentuale che tra gli juventini arriva al 16%. 

Per la propria squadra del cuore 1 italiano su 3 (33%) sarebbe disposto a rinunciare alla scelta dei gusti quando si ordina il gelato. Il 26% si dichiara pronto a compiere l”estremo” sacrificio di lasciare agli altri commensali l’ultima patatina rimasta, mentre il 16% rinuncerebbe al proprio piatto preferito per un mese. Il 14% si lancerebbe nella “temeraria” avventura di provare una cucina straniera non conosciuta e, infine, solo l’11% ​ si sacrificherebbe ordinando dal ristorante preferito del proprio partner.

Quasi 1 tifoso su 3, per smorzare la tensione, sceglie di farsi consegnare pranzo o cena a domicilio. Il menù preferito è composto dall’accoppiata vincente pizza e birra. Seguono pasta (8%), hamburger e patatine (7%) e specialità regionali tipiche (4%). Per 1 intervistato su 10 invece la tensione per il match è comunque troppa per mangiare.

Anche la partita di calcio non si sottrae a rituali e scaramanzie varie. Il 68% si dichiara immune, ma il 32% ha uno o più rituali scaramantici. Tra questi: cantare l’inno da a squarciagola prima dell’avvio del match (11%); occupare sempre lo stesso posto a tavola o sul divano (10%); vedere la partita sempre con le stesse persone ogni volta (8%); non dimenticare mai la sciarpa (5%). Fonte su (https://deliveroo.prezly.com/)

a cura della redazione © Riproduzione riservata

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