Vinarius chiede l’intervento del Governo per aprire i fondi di sostegno alle enoteche

Circa 8.000 enoteche, di cui almeno 6.500 operanti nel settore della mescita, questo sono le stime di Coldiretti che raccontano una realtà in crescita ma, come in questo caso, tralasciata dai tavoli decisionali dei ministeri. Come appare nel decreto attuativo del “Fondo di parte capitale per il sostegno delle eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare italiano”, queste attività di pubblico esercizio che spesso credono e promuovono l’utilizzo del prodotto agroalimentare italiano ad Indicazione Geografica non possono richiedere gli aiuti economici predisposti.  Sebbene le enoteche si approvvigionino per il 34% totale di prodotti a Indicazione Geografica, superando di gran lunga il 25% dei ristoratori, questa categoria rappresentata da Vinarius (Associazione Enoteche Italiane) è stata esclusa.

“Appena appresa la notizia abbiamo deciso di intervenire con prontezza e guidati dalla volontà di aprire un canale di dialogo con il Ministero: chiediamo l’integrazione delle enoteche, tra le categorie a cui questi aiuti spettano” – afferma Andrea Terraneo, Presidente di Vinarius“Allo stesso modo di ristoranti, bar, gelaterie e pasticcerie, anche le enoteche sono promotrici e grandi utilizzatrici di prodotti DOP e IGP, quindi riteniamo doveroso il loro inserimento nella lista presente nel decreto attuativo”.

Dopo due anni di profonda difficoltà causati dalla situazione sanitaria nazionale e in un momento di continua incertezza economica data dalla crisi energetica e delle materie prime anche le enoteche, come parte integrante della filiera agroalimentare, chiedono un sostegno economico e chiedono di potersi finalmente sedere ai tavoli di concertazione.

“Prendiamo sempre più coscienza del nostro ruolo di dialogatori con ministeri ed enti governati, soprattutto in una situazione di emergenza continuativa e con nuove normative uscenti che riguardano la filiera nel suo complesso” – continua Terraneo – “Serve un continuo confronto reciproco e paritario, anche se ci rendiamo conto di non essere ancora dentro i tavoli di discussione. Per questo e con il percorso messo in atto negli ultimi anni ci auguriamo di essere chiamati come rappresentanti di una folta e laboriosa categoria esattamente al pari delle altre. Un lavoro che quest’anno è culminato con il Concorso Miglior Enotecario d’Italia, organizzato insieme ad AEPI e capace di richiamare l’attenzione sulle enoteche e sugli enotecari italiani”.

Con la lettera inviata venerdì 8 luglio, Vinarius si augura di ricevere una risposta collaborativa da parte del ministro Patuanelli, che già aveva manifestato in passato il desiderio di supportare gli esercizi commerciali che giornalmente lavorano per valorizzare e promuovere l’inestimabile patrimonio agroalimentare italiano.

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