Patata Bologna Dop in ascesa nel mercato ortofrutticolo italiano

La Patata di Bologna Dop, prima in Italia ad aver ottenuto la certificazione di Denominazione di Origine Protetta, continua il suo andamento positivo e migliora il posizionamento sul mercato ortofrutticolo italiano. Al 30 aprile scorso sono state 12.120 le tonnellate di prodotto Dop commercializzate pari a un +7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno interamente prodotte e confezionate nella Provincia di Bologna.

“È un risultato che ci soddisfa, destinato a migliorare ancora – spiega Davide Martelli, Presidente del Consorzio di Tutela Patata di Bologna DOP Nelle prossime settimane, infatti, terminerà la campagna commerciale con la vendita delle ultime quantità ancora in giacenza. Più in generale, quello che ci conforta è la conferma di una tendenza in atto che vede i consumatori sempre più informati e orientati verso prodotti certificati a marchio di origine, quale garanzia di qualità. La Patata di Bologna Dop nell’unica ed esclusiva varietà Primura, va in questa direzione, per il suo stretto legame con il territorio bolognese che la rende unica nel panorama nazionale”.

Davide Martelli nei giorni scorsi ha visto la riconferma alla presidenza del Consorzio di Tutela Patata di Bologna DOP, insieme al Vicepresidente Riccardo Carafoli. Il Consorzio, inoltre, ha partecipato alle 39esima edizione di Macfrut, la fiera internazionale dell’ortofrutta svoltasi alla Fiera di Rimini dal 4 al 6 maggio scorso. Presente nella grande area della Regione Emilia-Romagna dedicata ai prodotti Dop e Igp, la fiera è stata l’occasione per incontrare in presenza operatori e professionisti del settore dopo i mesi difficili del Covid.

“Macfrut è stata un vetrina ben riuscita e un segnale di ripartenza del settore – prosegue il Presidente Martelli – Un segnale positivo lanciato insieme agli altri Consorzi di Tutela regionali con la consapevolezza che tutti insieme possiamo fare un fronte unico nella valorizzazione delle eccellenze ortofrutticole della nostra regione”.

a cura della redazione © Riproduzione riservata

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