Carciofo di Paestum IGP: al Cibus gemellaggio tra consorzi campani di eccellenza

Al Cibus a Parma, l’antica e prestigiosa fiera del food Made in Italy, il Carciofo di Paestum IGP, nell’ambito dell’Italian Fruit Village ha trovato cunnubi di pregio e indimenticabili alchimie con altri prodotti campani conosciuti e apprezzati in tutto il mondo.

Il Carciofo di Paestum IGP, partendo dalla propria postazione con le scenografiche composizioni che hanno accompagnato la campagna promozionale fin dallo scorso febbraio e affascinato l’Italia e l’estero, ha iniziato il suo percorso gastronomico fieristico con la “prima tappa” presso lo stand della mozzarella di Bufala Campana DOP. Il 4 maggio infatti, gli chef della scuola di cucinadolce&salato” hanno realizzato una inedita versione gastronomica in un piatto ricco di gusto e salute: “Assoluto di Carciofo di Paestum IGP, in zuppa con fave, pancetta e agretti cacio, pepe, patate novelle e Mozzarella di Bufala Campana DOP”.

Alla presenza del direttore del consorzio del Carciofo di Paestum Emilio Ferrara e del Presidente del Consorzio della Mozzarella di bufala Campana DOP Domenico Raimondo, la prima tappa del gemellaggio ha sugellato un connubio per valorizzare territori e identità.

La seconda tappa del gemellaggio si è realizzata nel terzo giorno della fiera Cibus con anche un altro prodotto campano di eccellenza, l’olio extra vergine di oliva DOP delle colline salernitane.

Con la guida sapiente di Angelica Amodei Giornalista gastronomica ed esperta di salute e benessere all’Italian Fruit Village si è realizzato un percorsodi conoscenza delle proprietà del carciofo di Paestum, della mozzarella di Bufala Campana e dell’olio extra vergine di oliva DOP delle colline salernitane nell’ambito dell’’“Educational di primavera: depuriamo e dreniamo con gusto”.

Angelica Amodei ha spiegato come le fibre e le proprietà depurative del carciofo esaltino le qualità della mozzarella di bufala rendendo disponibili alla digestione le sue qualità nutrizionali migliori; l’apporto di polifenoli dell’olio extra vergine di oliva rende inoltre il connubio un elisir mediterraneo di bontà assoluta.

Angelica Amodei ha infatti proposto una insalatina con carciofi crudi, mozzarella, menta fresca, limone, aceto balsamico e olio extravergine di oliva DOP delle colline salernitane.

Il gemellaggio è proseguito, sempre guidato da Angelica Amodei, con l’agrichef Geppino Croce, che ha preparato il Risotto con Carciofi di Paestum, Mozzarella di Bufala Campana e olio extra vergine di oliva Dop delle colline salernitane.

La Mozzarella di Bufala Campana, coniugata con carciofi croccanti, polvere di pane, polvere di peperone ‘suscellone del cilento’ e chips di pancetta, è stata una vera esplosione di sapori mediterranei.

È stato interessante conoscere le proprietà dei prodotti attraverso l’apporto di produttori ed esperti che ogni giorno lavorano con tali prodotti di eccellenza. Grazie all’intervento del Vice Presidente del Consorzio di tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP , Ettore Bellellli, ad esempio, il pubblico ha scoperto che l’acqua di governo della mozzarella consente il riciclo di un prodotto che altrimenti sarebbe buttato, e che in cucina trova invece un impiego di sostanza e gusto; ha ascoltato i racconti sulle caratteristiche della produzione esclusiva dell’olio extra vergine di oliva DOP delle colline salernitane; ha conosciuto le qualità di un carciofo unico da proporre e valorizzare sempre più.

In foto: Ettore Bellelli ed Emilio Ferrara

Gli eventi come il Cibus, che hanno ampio accesso al pubblico e agli operatori internazionali del settore gastronomico, hanno il grande valore di mettere insieme e promuovere eccellenze che appartengono alle terre della dieta mediterranea, conosciute in tutto il mondo per la loro cultura e le loro tradizioni – ha dichiarato il Presidente del Consorzio di tutela del carciofo di Paestum IGP Alfonso Esposito – coniugare i prodotti gastronomici che ne sono la massima espressione, è l’occasione per dare voce a centinaia di produttori che ogni giorno lavorano per rendere la qualità un elemento fondamentale per la crescita del comparto agroalimentare italiano.

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