Produzione in crescendo e sistema antifrode digitale: la ricetta vincente del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena

acetomodena

Il Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena, nonostante la pandemia, chiude l’anno in crescendo. La produzione segna un aumento dell’11% sui volumi superando la soglia dei 100 milioni di litri certificati. Adeguare gli standard di tutela al commercio virtuale ha permesso al Consorzio di vigilare sulle inserzioni dei venditori. Queste azioni hanno portato ad attenzionare 8.700 inserzioni per un totale di 169.251 vendite stimate che equivalgono ad un fatturato che supera i 3 milioni di euro.

“È un momento storico – afferma Mariangela Grosoli, Presidente del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena – perché mai fino ad oggi il nostro comparto era riuscito a superare la soglia dei 100 milioni di litri. Poi, che un tale record venga segnato nel mezzo di questa congiuntura globale caratterizzata da livelli di incertezza e complessità mai visti, ne enfatizza ancora di più il valore materiale e simbolico. Potremmo dire che in un momento in cui le relazioni internazionali si arrestano o rallentano e molti operatori sono costretti ad attendere e a rimanere a guardare, l’Aceto Balsamico di Modena mostra di avere capacità di saper reagire e di guardare al futuro con fiducia”.  

Questo incredibile risultato produttivo non è però l’unico successo dell’anno trascorso, infatti, intuendo i cambiamenti in atto, i nuovi trend ed esigenze, il Consorzio ha avviato progetti innovativi al passo con questa dinamica di transizione. Da segnalare, in particolare, la svolta digitale dell’attività di monitoraggio, vigilanza e repressione delle frodi e delle contraffazioni a livello globale.

“Quando abbiamo intuito che le modalità di svolgimento del lavoro di tutela e vigilanza classiche non erano più adeguate ai cambiamenti in corso ovviamente accelerati dalla pandemia – spiega Federico Desimoni, Direttore del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena – abbiamo deciso di cambiare paradigma. Dopo una prima fase di studio, siamo riusciti a realizzare e attivare nuovi strumenti che permettono di allargare la nostra attività di vigilanza e repressione delle frodi a tutto il mondo senza particolari costi e con tempistiche incredibilmente veloci. In questo modo abbiamo trasformato la crisi in una grande opportunità”.

Questi strumenti di vigilanza permettono non solo di monitorare globalmente il mondo digitale, ma anche di intervenire rimuovendo quelle offerte che violano i diritti di proprietà intellettuale del Consorzio. Inoltre, garantiscono la possibilità di verificare tutti i prodotti offerti in vendita e tra quelli i casi illegittimi di contraffazione, di evocazione o imitazione e conseguentemente di programmare azioni in loco degli agenti vigilatori del Consorzio. Grazie a questo sistema, sono emerse 236 offerte ritenute illegittime in quanto in violazione dei diritti del Consorzio riferite a differenti 6 piattaforme e riconducibili a 81 venditori. Gli interventi sono stati immediati e a distanza di pochi giorni dalla rilevazione hanno ottenuto un esito positivo al 100% in quanto in 234 casi è stata completamente rimossa l’inserzione, nei restanti 2 sono state operate le rettifiche necessarie a rimuovere le informazioni fraudolente.
A livello nazionale il monitoraggio ha coinvolto 8.800 punti vendita digitali riferiti a oltre 77 catene di GDO operanti in Italia e ha rilevato 179 inserzioni riferite a diciture, a etichette o a prodotti irregolari.  

Un anno da record e di record partendo dalla produzione per arrivare alla repressione che apre uno spiraglio di luce in un periodo tragico e preoccupante e aiuta a ripensare con grande ottimismo questa fase di ripartenza. 

a cura della redazione © Riproduzione riservata

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