I numeri dello sciopero generale nel settore agroalimentare

Lo sciopero generale del 16 dicembre ha avuto un forte riscontro, specialmente nel settore agricolo e agroalimentare. Il motivo principale dello sciopero è, secondo i sindacati, un’inadeguata riforma fiscale che non agevola i redditi dei lavoratori. La partecipazione è estata forte in aziende come: Pastificio Granoro Bari 91%, La Doria di Fisciano 100%, Fiordagosto Muti 100%, Sammontana Empoli 87%, PernigottiNovi Ligure 80%, Conserve Italia Ravenna 100%, Parmareggio Modena 85%, Vandermortelee Genova 90%, Appetays 80%.

Forte adesione allo sciopero generale da parte degli operai agricoli e forestali, dei consorzi di bonifica, dei lavoratori della pesca e dell’agroindustria.

Una mobilitazione riuscita, che ha messo insieme lavoratrici e lavoratori di tutta Italia, convinti che il governo Draghi può e deve tenere maggiormente in considerazione i bisogni e le esigenze di chi per vivere deve lavorare. Flai Cgil e Uila Uil sono soddisfatte, le adesioni sono altissime: Grandi Salumifici Italiani Modena 80%, Acqua Panna Firenze 90%, Sibeg Catania 73%, Campari Novi Ligure 70%, Lavazza Settimo torinese 80%, Heineken Taranto 70%, Vicenzi Verona 70%., Granarolo 70%. Forte l’adesione anche in aziende come Barilla e Parmalat. Numeri di aziende all’avanguardia, emblema del Made in Italy nel mondo, che fanno capire quanto lo sciopero proclamato da Cgil e Uil abbia intercettato positivamente il mondo del lavoro. Marchi di prodotti conosciuti, e apprezzati dalle famiglie italiane e non solo, dietro i quali ci sono donne e uomini in carne e ossa che chiedono di essere rispettati.

a cura della redazione © Riproduzione riservata

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