Al via il Salone internazionale della Pera

Da giovedì 2 a sabato 4 dicembre torna a Ferrara il Salone internazionale della Pera e, immancabile, riprende la collaborazione tra FuturPera e CSO Italy. Anche quest’anno, infatti, CSO Italy sarà protagonista della programmazione convegnistica della Fiera, il World Pear Forum, con appuntamenti importanti dedicati a diversi temi: il mercato, i cambiamenti climatici, la ricerca in campo e le nuove Bio-tecnologie. Si parte giovedì alle 15 con l’incontro “UNApera alla prova del mercato”, moderato dal presidente di CSO Italy Paolo Bruni.

Dopo la costituzione nel luglio scorso della società consortile AOP UNApera, costituita da 25 aziende che rappresentano oltre il 70% dell’output di pere commercializzato in Italia nell’ultimo triennio, ora è tempo di tracciare un primo bilancio. Il quadro istituzionale sarà definito grazie agli interventi di Filippo Gallinella e Paolo De Castro, presidente della Commissione Agricoltura della Camera il primo e membro del Parlamento europeo il secondo. Si approfondirà poi l’argomento con Adriano Aldrovandi, presidente AOP UNAPera, Roberto Della Casa, responsabile del progetto, Giampaolo Nasi, coordinatore comitato commerciale, Alessandro Zampagna, coordinatore comitato costituente, e Mauro Grossi, vicepresidente vicario dell’ AOP, nonché presidente del Consorzio della Pera dell’Emilia Romagna IGP.

Venerdì 3 dicembre a partire dalle 9:30, è prevista poi una mattinata ricca di spunti e novità, suddivisa in tre sessioni, quando si parlerà di “Cambiamenti climatici e gli effetti sull’ortofrutta”, di “Grandi temi che affliggono la pericoltura – I risultati della ricerca” e di “Green Deal e nuove frontiere della pericoltura”. Moderati dal direttore di Agronotizie Ivano Valmori, si alterneranno sul palco tra i maggiori esperti del settore e ricercatori. Spiega il direttore di CSO Italy Elisa Macchi: “In questi anni purtroppo il comparto ha dovuto affrontare tante difficoltà. Dalla maculatura bruna alla cimice asiatica, senza dimenticare il maltempo e la siccità, sono tanti i fattori esogeni che hanno decimato le produzioni e messo alla prova il lavoro dei produttori. L’attenzione c’è e deve rimanere alta. I convegni in programma sono una sintesi degli sforzi compiuti da tutti gli attori e che saranno portati avanti anche in futuro con grande impegno per trovare soluzioni reali e risultati concreti in campo. Questi incontri possono rappresentare per il settore un punto di svolta necessario da cui ripartire con una nuova
prospettiva”.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui