Riprende la salita dei prezzi per carne e latte

carne

I prezzi di latte e carne sono in crescita ma rimangono ancora bassi rispetto al 2019. Il 2021 è sicuramente un anno di ripresa economica ma siamo ancora lontani dai valori registrati nel 2019 che vedevano i prezzi di carne e latte maggiori del 10% rispetto a quelli di quest’anno. Il mercato, però, rimane positivo grazie alla ripresa che si evidenzia dai dati che riportano un aumento sui prezzi rispetto al 2020, anno di grosse perdine. Subisce un calo evidente solamente la carne di suino per un valore del 6,4% rispetto allo scorso anno.

Nel comparto delle carni, è proseguita a settembre la crescita dei prezzi all’ingrosso delle carni di vitello (+6% su base mensile) e di vitellone (+4,5%), in linea con gli aumenti che si sono osservati nel circuito del vivo. Rispetto allo scorso anno, segnato per i tagli bovini più pregiati dall’impatto negativo delle chiusure della ristorazione, si registra una ripresa del prezzo sia per il vitellone (+5,2%) che per il vitello (+22,7%). Tale recupero, però, nel caso della carne di vitello non è ancora sufficiente a riportare i prezzi su livelli superiori al periodo pre pandemia (+0,7% rispetto a settembre 2019). Un brusco calo si è invece registrato per i tagli suini destinati al consumo fresco, arretrati del 9,4% rispetto ad agosto, complice una domanda tutt’altro che vivace, e in calo anche del 6,5% rispetto allo scorso anno. Settembre ha messo in evidenza leggere variazioni al rialzo per la carne di pollo (+1%) e di tacchino (+1,2%) mentre ben più accentuato è stato l’aumento mensile rilevato per le carni di coniglio (+11,3%), complice il buon andamento della domanda. I prezzi sono in linea con lo scorso anno ma in calo di quasi il 10% rispetto al 2019.

Torna il segno “più” nei listini del latte spot nazionale (il latte sfuso in cisterna commercializzato settimanalmente al di fuori degli accordi interprofessionali tra produttori e industria), in linea con i rincari osservati per il prodotto di provenienza francese e tedesca. I prezzi rimangono in crescita rispetto allo scorso anno (+14,3%) ma, al tempo stesso, su livelli più bassi rispetto al periodo pre-Covid (-10,6%). Tra i prodotti derivati del latte, si è accentuata la crescita dei prezzi della panna (+10,5% a settembre dopo il +4,3% di agosto), il cui rincaro rispetto allo scorso anno supera ora il +20%. Si conferma la sostanziale tenuta dei prezzi all’ingrosso dei formaggi stagionati DOP, su livelli superiori del 17% rispetto a dodici mesi fa. Prezzi in rialzo per le uova (+2,6% su base mensile), sostenuti dalla domanda.

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