Poke mania: il piatto hawaiano che fa impazzire gli italiani

Il Poke, piatto originario della cucina hawaiana, diventa una vera e propria passione che coinvolge tutto il mondo occidentale. Secondo Just Eat, infatti, gli ordini delle poke bowl, hanno subito, nel 2020, una crescita del +238% rispetto all’anno precedente, arrivando a ben 131.000 kg ordinati. L’andamento non sembra calare nel 2021 che vede, solo nel primo semestre, numeri record con oltre 218.000 kg ordinati per una crescita dell’88%.

Si scrive poke, si legge poh-kay ed è un piatto originario della cucina hawaiana, nato dalla tradizione dei pescatori locali che usavano mangiarlo come spuntino preparandolo con gli scarti del loro pescato. Oggi è il protagonista di una vera e propria mania che ha preso prima piede negli Stati Uniti per poi spostarsi oltreoceano, diventando un must have delle pause pranzo, anche e soprattutto a domicilio.

Tra gli ingredienti maggiormente scelti, tenendo presente la natura leggera e fresca del poke e del fatto che predilige in primis la presenza di pesce, il salmone risulta essere in testa. Nel 2020 è stato infatti la tipologia di pesce più inserita nella composizione delle poke bowl con oltre 14.000 kg in diverse varianti: cotto, crudo, piccante o in versione tempura. Una passione che continua a crescere e che vede un aumento del 25% solo nei primi sette mesi del 2021. Altri tipi di pesce particolarmente apprezzati sono il tonno (2.040 kg), in versione scottata, crudo o cotto, e il gambero (600 kg) nelle varianti al ghiaccio, cotto, scottato, piccante o in tempura. Le poke bowl contenenti gamberi sono anche quelle cresciute di più nella prima metà del 2021, registrando un aumento di ben il 450% rispetto all’anno precedente.

Il riso in versione bianca, integrale o venere risulta una delle scelte più gettonate e classiche, e abbinato a ingredienti dal gusto intenso per dare una sferzata di sapore. Tra questi spiccano frutti tropicali come avocado, mango e ananas, frutta secca come mandorle e pistacchi, ma anche influenze orientali come pollo teriyaki, edamame e zenzero.

Non mancano poi le curve di crescita che parlano dei nuovi food trend con maggior incremento, come le poke bowl in versione vegana o vegetariana, che hanno iniziato a diffondersi nel 2020 con oltre 1.000 kg ordinati e che nella prima metà del 2021 hanno già visto un aumento di richieste del 28%. Una tendenza confermata anche da Poke House, catena nata con la mission di diffondere uno stile di vita sano ed equilibrato, tipico della West Coast californiana, la quale ha registrato un crescente interesse verso la proposta di proteine vegetali, come il “pollo-non-pollo” THIS isn’t Chicken.

E per quanto riguarda i mesi e i giorni in cui si è ordinato di più? Nonostante sia naturale associare le poke bowl a una scelta fresca per i caldi climi estivi, a sorpresa è il periodo invernale quello che nel corso del 2020 ha registrato più ordini, con i mesi di dicembre, novembre e ottobre sul podio! Per quanto riguarda il 2021, la classifica provvisoria vede invece il mese di luglio a tenere testa, seguito da giugno e aprile. Tra i giorni preferiti della settimana per ordinare spicca invece il venerdì, mentre curioso risulta il caso di Napoli e Catania, dove un quarto degli ordini di tutta la settimana si concentra il sabato.

Da Nord a Sud, tutti pazzi per il poke

Se si guarda alle città che trainano la cosiddetta “poke mania”, Roma è la regina indiscussa delle bowl con oltre 46.000 kg ordinati da gennaio a oggi e una crescita del 78% rispetto al totale registrato nel 2020. Secondo posto per Bologna (oltre 22.000 kg), che registra +20% di richieste, mentre a chiusura del podio troviamo Milano con ben 21.600 kg ordinati e una crescita del 26%! Quarto posto per Torino (10.830 kg) con +25% di richieste, cui segue Genova (7.950 kg), che vede una crescita del 42%. A chiudere la top 10 delle città più ghiotte di poke troviamo Padova con 7.050 kg (+26%), la new entry in classifica Pisa, che si posiziona a pari merito con Parma grazie ai loro 4.170 kg, Modena con 4.380 kg (+57%), Trieste che entra anch’essa in classifica con 3.870 kg e Napoli con 3.840 kg.

Poke mania, con i consumi cresce anche l’offerta

A fronte di una maggiore richiesta dei consumatori, anche l’offerta a domicilio aumenta. Just Eat, infatti, nell’ultimo anno ha registrato una crescita del 136% di ristoranti che hanno inserito il poke nel loro menù e del 149% di quelli specializzati nella realizzazione di poke bowl.

Tra i ristoranti che hanno fatto del poke la loro proposta principale spiccano diverse catene come Poke House, che offre piatti popolari come la Poke Sunny Salmon (riso bianco, juicy salmon, avocado, edamame, cavolo rosso, salsa speciale, crema di avocado, crispy mix alghe e wasabi, sesamo) e la Poke Chicken (riso bianco, pollo teriyaki e zenzero, zucchine, pomodorini, cavolo rosso, salsa teriyaki, salsa spicy mayo, cipollotto, mandorle e sesamo); I Love Poke, con le sue Poke Tartare di Salmone (riso bianco, tartare di salmone, Philadelphia, erba cipollina, avocado, pomodorini, tobiko, mandorle, maionese wasabi e salsa Teriyaki) e Poke Love ( riso nero, salmone, tonno, arancia e finocchio, alghe wakame, edamame, cavolo rosso, carote, melone, sesamo, salsa Guacamole e soya), insieme a Temakinho/Pokinho e Pokewaii, i due brand virtuali parte dei noti gruppi Temakinho e Zushi.

a cura della redazione © Riproduzione riservata

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